Chiara Ferragni, la regina delle blogger insegna stile e business: «Servono fascino e fiuto»

Chiara Ferragni, 28 anni, è diventata milionaria grazie al suo blog "The blonde salad" di Anna Giorgi

Chiara Ferragni, blogger di "The Blonde salad"

Chiara Ferragni, blogger di "The Blonde salad"

Milano, 26 febbraio 2015 - Maxi gilet asimmetrico chiuso in vita da un cinturone anni Settanta, minigonna su gambe nude e tronchetti neri. Chiara Ferragni, la biondissima e magrissima blogger che con i suoi look ha conquistato il fashion system e creato un business milionario, è stata la «madrina» del concorso di Camera nazionale della moda che premia i giovani talenti del futuro. Chi meglio di lei, 28 anni a maggio, da cinque sul tappeto rosso dello stile. Alla regina dei blogger basta postare un look per raggiungere una media di 600mila visitatori al mese, più di due milioni e mezzo di followers su Instagram, che, tradotto in termini un po’ meno virtuali significa un giro d’affari di sei milioni di euro all’anno.

Dietro il blog «The blonde salad» c’è tanto fascino, molta testa, un fiuto per le tendenze sicuramente fuori dal comune e... «Tanta passione».

Non basta. «Tanta ambizione».

Qual è il segreto che ha fatto diventare lei e non un’altra la blogger più seguita? «Crederci anche quando tutti dicevano che postare i look era una sciocchezza, una cosa che non interessava a nessuno, che dovevo smettere di perdere tempo, perché i blog non avevano futuro».

E chi lo diceva? «Tutti. Anche i giornalisti».

E invece? «Non ho ascoltato nessuno. All’inizio nemmeno il mio fidanzato. Mi sono fidata del mio istinto. Della mia voglia di condivisione. Ecco, sono partita proprio da questa voglia di compartecipazione. Su tutto, non solo sulla moda, anche sui viaggi che adoro. All’inizio postavo tutto e vedevo che ad ogni foto si ripeteva la solita fila di commenti, positivi e negativi, quelli positivi mi hanno dato la forza di continuare, quelli negativi i suggerimenti su cosa dovevo cambiare. I look azzeccati e quelli da modificare. Tutto è cominciato con leggerezza, pubblicando le foto sui social network, su Flickr soprattutto e la cosa funzionava alla grande per ogni mia immagine».

Quanto ha influito sul successo il fatto di essere molto bella...altissima, viso angelico, raffinata, insomma, la classica ragazza che nobiliterebbe anche un paio di jeans qualunque e una camicia bianca? «Ha influito tanto, sono sincera, inutile negarlo. Le persone mi seguono anche perché vogliono assomigliarmi. Sono la ragazza della porta accanto, una come tante, raggiungibile. Una che puoi fermare per strada. Una a cui chiedere consigli. Poi i look non bastano per avere successo, ci vuole testa. E ripeto, bisogna crederci tanto. Ero stata a Chicago e là i blog funzionavano davvero, quindi mi sono detta: perché no?».

Poi il fidanzato si è convinto e siete diventati soci... «Io la parte creativa, lui studiava Economia e si è occupato di strategia commerciali. Abbiamo fondato una società, la Tbs Crew, oggi un gruppo di dodici persone, tutte “under 30”. Ora che siamo cresciuti ci vuole uno staff vero: il blog rimane, ma non c’è più solo quello».

Guardando oltre il blog, quale sarà il tuo futuro? «Ho creato una linea di scarpe rigorosamente made in Italy. Ne ho vendute già 14mila paia, in trecento negozi».

Da blogger a stilista, e i vecchi studi per diventare avvocato? «Mi mancano tre esami in Bocconi, ho avuto poco tempo per studiare. Mi sono trasferita a Los Angeles, un fulcro creativo, lì sono tutti attori, registi, blogger. C’è una energia pazzesca».

anna.giorgi@ilgiorno.net

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