Case popolari, manifestazione dei sindacati contro la proposta di riforma

Secondo i sindacati degli inquilini il rischio è un aumento degli affitti: "Costi scaricati su inquilini ed enti locali". La proposta di legge regionale è passata in Giunta e toccherà al Consiglio valutarla

Milano, 1 dicembre 2015 - Protesta contro la proposta di legge di riforma del sistema delle case popolari davanti alla sede della Regione Lombardia. "Ancora una riforma sbagliata", questo lo slogan dei sindacati Sunia, Sicet e Uniat, che si sono ritrovati per chiedere la modifica di una legge che, come spiega il segretario generale della Uil di Milano e Lombardia, Danilo Margaritella, "non ha tenuto conto delle istanze dei cittadini e soprattutto delle persone che abitano le case popolari". La proposta di legge è stata approvata dalla giunta di Roberto Maroni lo scorso novembre e arriverà in consiglio per seguire l'iter prestabilito.

I manifestanti, tra i quali ci sono molti inquilini delle case popolari, sono partiti con un corteo intonando il coro "la lotta è dura ma non ci fa paura" e percorrendo le strade intorno alla sede del consiglio regionale per ritrovarsi alla stazione Garibaldi. Tra le altre cose accusano la legge di essere "un provvedimento che scarica sugli inquilini e sugli enti locali i costi di gestione, aumentando gli affitti" ed escludendo di fatto le famiglie povere. "Noi faremo di tutto per incidere e far cambiare questa legge", continua Margaritella. Gli fa eco Pierluigi Rancati, segretario generale del Sicet Lombardia che sottolinea che "Il cambiamento immaginato dalla giunta punta solo al ripristino della sostenibilità economica dei gestori, aprendo ai privati la gestione delle case popolari senza dire nulla su criteri e garanzie di trasparenza nell'affidamento dei servizi".

Per i sindacati la norma "delegifica l'intera disciplina del canone sociale e trasferisce alla Giunta il compito di fissare con un successivo regolamento gli affitti delle case popolari per garantire con nuovi aumenti la copertura di tutti i costi delle Aler". Al fine di persuadere la giunta Maroni a ripensare il provvedimento, una delegazione composta da rappresentanti dei sindacati inquilini ha incontrato oggi l'assessore regionale alla Casa Fabrizio Sala perché - conclude Rancati - "sulla riforma dell'edilizia pubblica non si può più sbagliare".

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