Milano, il mare urbano in una cascina del Seicento

Nel gioiello storico di via Gabetti, fresco di restauri, nasce un centro di produzione artistica

L'associazione

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Milano, 9 giugno 2016 - Il logo è un cerchio imperfetto, colorato, su uno sfondo bianco. La leggera deformazione è scelta non a caso: indica che la ricchezza sta nella differenza, nell’imperfezione. Questo è lo spirito di Mare culturale urbano, centro di produzione artistica nato nella Cascina Torrette di Trenno in via Gabetti, periferia ovest della città. Un gioiello rurale del ’600 torna a rivivere con una nuova identità, portando “il mare” che manca a Milano. Un mare simbolico, le cui onde creano opportunità di scambi e occasioni di relax. E soprattutto che unisce culture e luoghi. Martedì 21 il Mare culturale urbano aprirà i battenti alla città: festa d’inaugurazione con ingresso libero dalle 18.30 in poi. Via alle attività e alla stagione estiva 2016 “dopo andiamo al mare?”.

"Questo progetto – spiega Franco Zinna, direttore del settore Pianificazione tematica e Valorizzazione aree del Comune – è il completamento naturale di un intervento di edilizia residenziale-sociale, per recuperare un bene del Comune". La cascina fa parte di “Cenni di Cambiamento”, complesso di edilizia sociale fra i più importanti d’Europa, realizzato da Investire S.G.R. (ex Polaris) e Fondazione Housing Sociale grazie a un progetto di Fondazione Cariplo, fortemente voluto e coordinato dal Comune. L’assessorato all’Urbanistica ha assegnato la cascina, con diritto di superficie, a Investire S.G.R., con l’obbligo di un intervento di restauro conservativo e l’impegno di dedicarne gli spazi ad attività socio-culturali. "Un modello di riqualificazione che l’amministrazione comunale si propone di attuare nelle altre cascine della città", aggiunge Zinna. "Il recupero architettonico ha mantenuto gli spazi originari della cascina ed è stato approvato dalla Sovrintendenza". Mantenuto l’affresco della Madonna con bambino del XV secolo, caro agli abitanti del quartiere. Presentando un progetto dedicato alla cultura, all’arte e alla comunità, Mare ha ottenuto la gestione dello spazio con un affitto commerciale agevolato. L’attività di ristoro (mare - birre e cucina) serve per il sostentamento economico. "Il cuore – spiega Paolo Aniello, tra i fondatori – batte grazie ad arte e cultura": nei suoi 1.700 metri quadri, la struttura ospita un’area coworking, spazi dedicati alla formazione, alle residenze artistiche, ai progetti con il territorio, due sale prove musicali e un cortile comune, che sarà dotato di alcuni servizi gratuiti grazie a una campagna di crowdfunding attiva fino al 18 giugno (www.eppela.com/costruirelimprovviso).

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