Carcere: incendia la sua cella, cinque guardie intossicate

Il Sappe sottolinea che nel 2014 il carcere di Cremona ha fatto registrare 120 atti di autolesionismo contro i 46 di Milano San Vittore, che però ha il triplo dei detenuti di Daniele Rescaglio

Detenuto in carcere (ImagoE)

Detenuto in carcere (ImagoE)

Cremona, 20 aprile 2015 - Prima si è provocato ferite e lesioni, poi ha dato fuoco alla sua cella provocando l’intossicazione di cinque guardie carcerarie. E’ stata una mattina ad alta tensione nel penitenziario di Cremona e con conseguenze imprevedibili. Il racconto di quanto accaduto viene dal sindacato Sappe: «Questa mattina un detenuto straniero si è prima lesionato il corpo e, dopo il tempestivo intervento degli Agenti di servizio che hanno impedito più gravi conseguente al ristretto, si sono rese necessarie le cure presso l’infermeria dell’Istituto. Ma lo stesso detenuto, dopo essere rientrato in cella, ha fatto di peggio, dando fuoco quel che aveva nella sua camera detentiva. Poteva essere una strage» commenta Donato Capece, segretario generale Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. In pochi istanti fiamme e fumo hanno invaso la cella e la sezione detentiva, ma proprio il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari ha scongiurato conseguenze drammatiche. Il fumo era denso e pericoloso, tale da determinare anche grida di allarme da parte degli altri detenuti. Si è reso necessario far evacuare la sezione detentiva, ma cinque poliziotti sono rimasti intossicati e sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere. Dura la denuncia del Sappe: «Da tempo segnaliamo le criticità interne al carcere di Cremona». Il Sappe sottolinea che nel 2014 il carcere di Cremona ha registrato addirittura un numero di atti di autolesionismo (120) maggiore di quelli del penitenziario di Milano S. Vittore (46), che però ha quasi il triplo dei detenuti.

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