L'INIZIATIVA DEL GIORNO Ambrogino d'oro ai ferrovieri feriti, sì bipartisan: «Riconoscimento doveroso»

Proposta del «Giorno», in Comune partiti favorevoli. La Commissione: «La candidatura dei ferrovieri sarà valutata con la massima attenzione» FIRMA ANCHE TU LA NOSTRA PETIZIONE di Massimiliano Mingoia

La Scientifica opera i rilievi sul luogo dell'aggressione a Carlo Di Napoli, nel riquadro

La Scientifica opera i rilievi sul luogo dell'aggressione a Carlo Di Napoli, nel riquadro

Milano, 25 settembre 2015 - Tutti d'accordo, o quasi. Dal centrosinistra al centrodestra, dalla maggioranza all’opposizione in Consiglio comunale fino alla Giunta guidata dal sindaco Giuliano Pisapia. La proposta del Giorno di candidare alla Civica benemerenza, meglio noto come Ambrogino d’oro, i due ferrovieri feriti a colpi di machete lo scorso giugno da una banda di latinos incontra consensi bipartisan. Il capotreno Carlo Di Napoli, 32 anni, ha rischiato di perdere un braccio, quasi amputato dal machete. Riccardo Magagnin, 31 anni, è stato percosso e ferito. Per l’aggressione sono finiti in carcere tre latinos. Giustizia è (quasi) fatta. Ma Milano ha la possibilità di dare un riconoscimento ufficiale ai due ferrovieri che stavano svolgendo il loro lavoro (chiedevano i biglietti ai passeggeri) e ci hanno quasi rimesso la vita. Giusto assegnar loro la Civica benemerenza? L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli aderisce alla proposta del Giorno e ricorda con commozione quando andò a trovare Carlo in ospedale dopo l’aggressione. Il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo, coordinatore della Commissione per le Civiche beneremenze, nota: «La candidatura dei due ferrovieri sarà valutata con la massima attenzione, in particolare se avrà il sostegno di una petizione popolare».

Il consigliere di FI Riccardo De Corato, intanto, ieri mattina ha aderito alla proposta del Giorno e ha scritto una lettera a Rizzo per candidare ufficialmente Carlo e Riccardo. Il consigliere della Lega Luca Lepore ha fatto altrettanto. Il capogruppo di FI Pietro Tatarella sostiene la candidatura e auspica che «tanti milanesi firmino per dare la Civica benemerenza a Carlo e Riccardo». Favorevoli anche il capogruppo di Sel Mirko Mazzali e il radicale Marco Cappato. Il capogruppo del Pd Lamberto Bertolè è più cauto, ma solo per questioni di metodo: «Quest’anno sarà applicata la riforma che dimezza il numero delle Medaglie d’oro da 30 a 15 per evitare il più possibile la lottizzazione e il balletto delle candidature. Quando tutte le candidature saranno presentate, la Commissione valuterà il da farsi». FIRMA ANCHE TU LA NOSTRA PETIZIONE

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