Giovedì 18 Aprile 2024

Darsena e piazza 24 Maggio: corsa contro il tempo per concludere i lavori

Il sopralluogo dell’assessore Rozza: «Ce la faremo». A preoccupare maggiormente è il cantiere della piazza. Interdittiva antimafia all'azienda che aveva vinto l'appalto. Commissariata, si va avanti di Giambattista Anastasio

Il cantiere di piazza XXIV Maggio (Newpress)

Il cantiere di piazza XXIV Maggio (Newpress)

Milano, 16 dicembre 2014 - Si è lavorato anche ieri in quell’unico grande cantiere che unisce in un solo destino la riqualificazione della Darsena, da un lato, e quella di piazza XXIV Maggio dall’altro. E si lavorerà anche oggi. Avanti tutta, nonostanteLA VERIFICA Un tecnico nell’area dell’interventoLA GIORNATA A sinistra, l’assessore Carmela Rozza durante la visita alla Darsena; a destra, il cantiere di piazza XXIV Maggio (Newpress) l’interdittiva antimafia emanata venerdì dal prefetto Francesco Paolo Tronca contro la «Gimaco», l’impresa che ha vinto l’appalto per cambiare il volto del porto di Milano e di Porta Ticinese. Negli ultimi giorni il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore Carmela Rozza lo hanno ribadito più volte: «Dobbiamo rispettare la scadenza dell’Expo. E lo faremo». Il sopralluogo condotto ieri dalla stessa Rozza insieme alle commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Comune ha confermato che non c’è tempo da perdere. E che la scelta di commissariare l’azienda senza allontanarla dai cantieri è l’unica percorribile «per conciliare – scandisce l’assessore – il rispetto della legalità con la necessità di ultimare le opere per aprile 2015».

Tra i due, è il cantiere della piazza a destare qualche preoccupazione in più. In questo caso, infatti, è stato ultimato il 60% degli interventi. E se è vero che il Ticinello, il canale che scorre sotto Porta Ticinese ed interrato da decenni, è stato già riaperto, è altrettanto vero che l’opera di rimozione, spostamento e sostituzione dei sottoservizi ha subito rallentamenti dovuti alle sorprese in cui spesso ci si imbatte quando si scoperchia il sottosuolo. L’ultima, per l’esattezza, il rinvenimento di una camera di fibra ottica che, carte in mano, non avrebbe dovuto esserci. Prim’ancora la scoperta di bagni pubblici sepolti sotto il pavè della piazza, nel versante vicino a via Col di Lana, che tutti avevano dimenticato. «Le sistemazioni superficiali non occupano troppo tempo – spiegano gli operai – ma prima bisogna riuscire a chiudere gli interventi nel sottosuolo». L’altra variabile è il meteo: con la pioggia non si può lavorare. E vale anche per la Darsena che, però, è più avanti. Gli interventi sono completati all’80%: pronto l’anfiteatro, già attivo il mercato rionale. Ad oggi manca ancora il ponte sul versante di piazza Cantore che dovrà unire le due sponde del porto, una porzione di muro perimetrale lungo via D’Annunzio e la passerella per pedoni e ciclisti.

«Quest'ultima – spiegano dalla direzione lavori – è, però, un allestimento: una volta arrivata in cantiere, bastano pochi giorni per montarla». Il cronoprogramma aggiornato prevede, allora, che i lavori in Darsena si concludano per fine febbraio, con l’apertura delle chiuse e il ritorno dell’acqua a marzo. Mentre per piazza XXIV Maggio resta la scadenza-limite di aprile 2014. La Rozza resta ottimista: «Ce la faremo, restituiremo il porto e la piazza alla città entro Expo». Per il commissariamento della Gimaco è questione di ore. Per ora il caso interdittiva ha avuto l’effetto di rinverdire il dissenso dei comitati dei residenti contro un progetto che gli stessi comitati non hanno mai amato. «Alla luce di quanto avvenuto chiediamo un’assemblea pubblica con gli assessori» fanno sapere Gabriella Valassina, Melisa Pettinari, Anna De Chirico e Pinuccia Virgilio. «Possiamo discutere di tutto – è la replica della Rozza –, ma il progetto non può più cambiare». [email protected]