Ricerca sul cancro, a Milano nasce un mega polo universitario oncologico

E' nato ufficialmente il dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia (Dipo) dell'Università Statale. Ne fanno parte alcune delle più prestigiose strutture milanesi che si occupano di ricerca, diagnosi e cura dei tumori: San Paolo, Niguarda, Policlinico, Istituto nazionale dei tumori e Istituto europeo di oncologia

La ricerca in laboratorio (Olycom)

La ricerca in laboratorio (Olycom)

Milano, 30 giugno 2015 - L'unione fa la forza nella ricerca medica. Per questo motivo le più prestigiose strutture di Milano per la ricerca, la diagnosi e la cura dei tumori si uniscono da oggi in un nuovo dipartimento dell'Università Statale. Il consiglio di amministrazione dell'ateneo ha deliberato la nascita del dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia (Dipo)«che aggrega in un'unica grande struttura monotematica e multidisciplinare i ricercatori e i docenti di cinque poli universitari oncologici milanesi».

Le strutture coinvolte sono il San Paolo, Niguarda, il Policlinico, l'Istituto nazionale dei tumori e l'Istituto europeo di oncologia. «Il Dipo - spiega l'Università - unirà le strutture milanesi convenzionate con la Statale e dedicate in modo esclusivo alla ricerca, diagnosi e cura delle malattie oncologiche, con l'obiettivo di coordinarne le attività di formazione, ricerca e assistenza», ma anche per «costituire un forte elemento di attrazione per i più giovani ricercatori italiani e stranieri». Al nuovo dipartimento afferiranno, oltre agli operatori di area medica e chirurgica, dei servizi di diagnostica e radioterapia, dell'aiuto psicologico alla persona, di bioetica e medicina legale, anche una rete di 47 tra docenti e ricercatori «che vantano un livello di produttività scientifica certificato da un H-Index totale di 1.482, per complessive 6.504 pubblicazioni citate ad oggi 263.134 volte».

«Il Dipo - commenta Gianluca Vago, rettore della Statale - è prima di tutto un'operazione culturale avanzata. Il modello che creiamo vorremmo fosse alla base di un progetto didattico altrettanto innovativo, che veda la persona malata al centro della didattica e della formazione universitaria e professionale. Abbiamo raccolto questa sfida - conclude - facendo tesoro dell' unicità del territorio milanese che raccoglie intelligenze, competenze, e strutture di valore internazionale in campo oncologico, proponendo una grande Università come elemento di aggregazione e motore di innovazione».

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