Milano, 28 giugno 2016 - Benevento e Milano, i carabinieri del nucleo investigativo di Caserta hanno dato esecuzione a una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli nei confronti di tre affiliati al clan dei Casalesi per omicidio e detenzione e porto illegale di armi, reati con l'aggravante del metodo mafioso. L'indagine ha consentito di individuare mandanti ed esecutori materiali di un omicidio commesso nel 2000 a San Marcellino, nel Casertano.
Antonio Bamundo, 45 anni, fu ucciso l'11 maggio sotto gli occhi nel nipotino, che aveva 8 anni, nel suo distributore di carburante lungo la strada provinciale tra Casapesenna e San Marcellino, in provincia di Caserta. I killer fecero rifornimento di benzina e poi spararono all'uomo. Bamundo era ritenuto affiliato al clan camorristico capeggiato da Vincenzo Zagaria e fu colpito al volto e al torace, poi la fuga dei killer subito dopo. L'uomo, nato a Giugliano ma residente a San Marcellino, nel Casertano, fu portato all'ospedale di Aversa dove morì poco dopo.
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