VERSO LE ELEZIONI Cacciari: il Pd rischia grosso e Renzi si gioca la faccia. Spero che Pisapia si ripresenti

Il filosofo: deboli i candidati dem, destra in partita di Massimiliano Mingoia

Massimo Cacciari,  71 anni

Massimo Cacciari, 71 anni

Milano, 29 agosto 2015 - «Le elezioni milanesi? Matteo Renzi si gioca la faccia». Massimo Cacciari, filosofo, professore di Metafisica all’Università Vita-Salute del San Raffaele, ex sindaco di Venezia, è convinto che le Comunali del 2016 saranno un test decisivo per il Governo.

Cacciari, il centrosinistra non ha ancora il candidato sindaco. Primarie sì o no? «Dipende».

Da cosa? «Se c’è un candidato contro cui tutti capiscono che è impossibile battersi oppure se ci sono più candidati. Se scenderanno in campo molti “papabili’’, sarà inevitabile fare le primarie. Ma c’è il rischio di scassare il Pd più di quanto sia già scassato».

C’è un candidato che può mettere tutti d’accordo? «Nei partiti di centrosinistra non ne vedo neanche uno. Non c’è un candidato forte neanche nel Pd».

Sono già in campo due dem: Fiano e Majorino. «Appunto. Nessuno dei due è in grado di eliminare la concorrenza interna ed entrambi rischierebbero di perdere le Comunali contro il candidato del centrodestra, soprattutto se la situazione italiana dovesse peggiorare dal punto di vista economico e sociale. Una candidatura debole del Pd potrebbe lasciare spazi al centrodestra».

Milano test per il Governo? «Proprio così. Un test importantissimo. Quello di Milano non sarà un voto amministrativo, ma tutto politico, come già lo è stato nel 2011. Allora fu il segnale imprevedibile del crollo del berlusconismo. Le Comunali 2016 potrebbero riservare un’analoga sorpresa, ma di segno contrario».

Renzi si gioca la faccia? «Assutamente sì. Stavolta Renzi non potrà dire che lui non c’entra come ha fatto nei casi delle sconfitte in Veneto, in Liguria o a Venezia e Arezzo. Stavolta dovrà per forza scendere in campo e riconquistare Palazzo Marino. Milano potrebbe essere un test decisivo per le sorti del Governo».

Renzi spera ancora che il sindaco Pisapia si ricandidi. «Francamente, pur non essendo del Pd, ci spero anch’io. Se il Pd sceglie il candidato come ha fatto a Venezia o in Veneto c’è il rischio concretissimo che possa vincere il centrodestra. Potrebbe scendere in campo Salvini».

Il leader della Lega dice che non si candiderà a Milano. «Se sente odore di sangue, potrebbe cambiare idea e candidarsi. Ma anche il giornalista Paolo Del Debbio sarebbe un candidato pericoloso per il centrosinistra».

La partita è aperta? «Apertissima, soprattutto se non si ricandida Pisapia».

Tra i papabili del centrosinistra c’è il commissario Expo Giuseppe Sala. «Sala sarebbe un candidato forte, ma esterno al centrosinistra. Dubito che Sel e la sinistra radicale lo appoggerebbero. Renzi dovrebbe cambiare il gioco delle alleanze, se intende appoggiare Sala. L’area di Pippo Civati non sosterrebbe un candidato del genere».

Stefano Boeri? «Lo stimo, ma sarebbe una ministra riscaldata. Gli sconsiglierei affettuosamente di riprovarci».

I grillini hanno qualche speranza di vittoria? «No, a Milano, come nelle altre grandi città, no. La competizione sarà tra centrosinistra a guida Pd e centrodestra a trazione Lega».

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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