Expo e polemiche: Nord e Sud si contendono Bronzi e turisti

L’ambasciatore Expo Vittorio Sgarbi li vuole emblema dell’evento 2015. Insorge la Calabria. "Non devono essere i Bronzi ad andare a Milano ma devono essere i turisti a venire in Calabria" tuona il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza di Rossella Minotti

I Bronzi di Riace

I Bronzi di Riace

Milano, 31 luglio 2014 - Quando riemersero dal mar Jonio, nel 1972, nessuno immaginava che sarebbero diventati una delle meraviglie più contese d’Italia. I Bronzi di Riace, capolavoro greco del V secolo avanti Cristo, incantano il pubblico (soprattutto quello femminile) in visita al museo di Reggio Calabria. Ma l’ambasciatore Expo Vittorio Sgarbi li vuole emblema dell’evento 2015. Apriti cielo. L’atavica guerra fra Nord e Sud rinasce fra le braccia dei bronzei eroi. Sgarbi, da sempre fautore della mobilità delle opere d’arte ha chiesto, anche dalle colonne del nostro giornale, che i Bronzi vengano a Milano. E chiama in causa anche la ’ndrangheta, che avrebbe «sequestrato le sculture» scatenando anche Sel che presenta un’interrogazione in merito a Franceschini. Insorge la Calabria. «Non devono essere i Bronzi ad andare a Milano ma devono essere i turisti a venire in Calabria» tuona il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza.

Mentre Gisueppe Nucera, presidente della sezione Turismo di Confindustria Reggio Calabria, sostiene che «l’ipotesi è assolutamente impraticabile» visto che «lo spostamento delle due statue comporterebbe un rischio troppo elevato per l’oggettiva fragilità delle opere». Qualcuno a favore del progetto c’è. L’ex presidente della Regione Calabria Agazio Loiero: «Sarebbe utile per la Calabria che i Bronzi di Riace andassero in giro a rappresentare un’idea diversa della nostra regione». E il Dipartimento cultura di Forza Italia che col suo responsabile nazionale Edoardo Sylos Labini si dice favorevole: «Per far conoscere questi e altri tesori noti e ignorati di questa grande terra e attirare i flussi turistici mondiali verso il Mezzogiorno». Ma su Facebook la petizione «Proteggiamo i Bronzi di Riace» sfiora i diecimila consensi. Non sarebbe strano trovare tra i firmatari anche qualche leghista doc, che di fronte alla prospettiva di avere come simbolo dell’evento lombardo due opere decisamente meridionali, sia pur storiche, provenienti dal Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria, esterna almeno in rete la sua perplessità.

Ma il governatore Roberto Maroni tiene molto al progetto che ha studiato con Vittorio Sgarbi, e promette di insistere con il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini perché si possa dire «Benvenuti al Nord» ai due magnifici testimoni della gloriosa Magna Grecia. Il ministro per ora non si pronuncia, ma lascia poche speranze quando, nell’illustrare il suo Piano d’azione per il turismo, afferma che è necessario «accrescere l’attrattività del Sud, perché lì si trovano dei tesori unici come Pompei, i Sassi di Matera e i Bronzi di Riace». Situazione in divenire insomma, mentre nella loro immobilità i Bronzi osservano, da distanza siderale, tanta agitazione, forse per nulla.

di Rossella Minotti

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