Breading, arriva l'app no-profit contro lo spreco di pane: “Buone idee per un'economia civile”

Nove ragazzi di Milano e Bergamo hanno inventato un'applicazione per smartphone in grado di recuperare il pane che rischia di finire nella spazzatura. Il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero li ha invitati a Roma: “Sarebbe bello che Breading venisse utilizzata per Expo” di Daniele Monaco

Il team di Breading, l'app per eliminare lo spreco di pane

Il team di Breading, l'app per eliminare lo spreco di pane

Milano, 4 luglio 2014 - “Ciao Andrea, cosa ne pensi dell'app #Breading contro lo spreco del pane?”. E' bastato un tweet e i giovani inventori sono finiti al ministero delle Politiche agricole dal viceministro Andrea Olivero per descrivere la loro idea: Breading. “Un'app gratuita per raccogliere il pane rimasto invenduto in bar e panetterie e consegnarlo a fine giornata alle associazioni di volontariato che raccolgono cibo per i bisognosi”, spiega Nicolò Melli, no profit ambassador del team. L'applicazione funziona su smartphone (sistema operativo Ios e Android) e pc. È rivolta soprattutto a fornai, panettieri e bar: “Secondo un rapido calcolo – spiega Melli – da dieci negozi è possibile ottenere 80, 100 chilogrammi di giacenze al giorno, che potrebbero soddisfare circa 600 persone”.

Lo staff è composto da nove giovani fra 24 e 32 anni di Milano e Bergamo, tutti con un'esperienza nel Terzo Settore. “Avevamo notato la scarsa comunicazione fra i due ambiti – ricorda Melli –. Ora grazie a Breading i panettieri potranno geolocalizzare le proprie risorse su una mappa. Le associazioni potranno così ritirare il pane nei negozi più vicini alla propria sede. Tutto gratis”. L'applicazione è user-friendly e funziona anche con un semplice sms. La sperimentazione partirà dal quartiere Lambrate di Milano e in caso di successo si estenderà “al resto della città e un domani forse ai supermercati – spiega Melli -. Vogliamo creare un cambiamento stabile di abitudini per evitare lo spreco”.

L'idea è nata alla StartUp Live di Bergamo, fra il 6 e l'8 giugno dove il team di Breading si è aggiudicato la competizione presentando un businnes plan che ha convinto la giuria. L'1 luglio, poi, l'incontro con il viceministro alle Politiche agricole. ''Mi congratulo con questi giovani che hanno pensato a una start up non profit per contribuire ad affrontare il problema dello spreco. Breading è un modo per realizzare economia civile'', ha detto Olivero.

I risultati della sperimentazione verranno condivisi con il tavolo delle associazioni di Terzo Settore che assicurano pasti quotidiani, come il Banco Alimentare, Sant'Egidio e la Caritas. ''Sarebbe bello che a Milano in occasione di Expo 2015 - ha concluso Olivero - si utilizzasse questa app per dare concretezza all'aspirazione di Expo 2015: nutrire il pianeta''.

Lo staff di breading è composto da nove ragazzi: Chiara Frassoldati (area legale); Nicolò Melli e Gabriella Zefferino (no-profit ambassador); Vincenzo Ferrara (sviluppatore app); Alessandro Maculotti (graphic designer); Ornella Pesenti e Gian Maria Giardino (project manager); Riccardo Fragaroli (fund raising) e Fabio Zucchinali (strategy analist). Dopo essere stati travolti dall'attenzione dei media sperano che l'encomio del viceministro possa convincere qualche fondazione bancaria a conferire un sostegno economico. “Con la crisi i sostegni alle associazioni sono diminuiti – osserva Melli -. In mancanza di denaro, speriamo che la nostra idea possa aiutare chi si occupa dei deboli, eliminando al tempo stesso gli sprechi alimentari”.

daniele.monaco@ilgiorno.net

Twitter: @daniele_monaco

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