Novate Milanese, sequestrato il bosco Brodolini

Erano stati i cittadini a segnalare i rifiuti alle forze dell’ordine di Roberta Rampini

L’area boschiva finita sotto sequestro

L’area boschiva finita sotto sequestro

Novate Milanese, 17 ottobre 2014 - Destinata a Bosco urbano. In parte piantumata la scorsa primavera. Da alcuni mesi trasformata in una vera e propria discarica abusiva. I carabinieri della stazione di Novate e della Compagnia di Rho hanno messo sotto sequestro un'area di 22.000 metri quadrati situata lungo la via Brodolini, nelle vicinanze dell'autostrada. Qui, infatti, accanto ai cumuli di terra «autorizzati» ci sono decine di cumuli di terra illegali, o meglio che nascondono rifiuti come materiale da risulta, macerie edili, asfalti, gomme e plastica. Sono stati i cittadini alcune settimane fa a segnalare alle forze dell'ordine che nell'area crescevano strani cumuli di terra, appositamente ricoperti di sassi e ghiaia per nascondere quello che c'era sotto.I militari novatesi, sollecitati anche dall'amministrazione comunale che è proprietaria dell'area, hanno fatto alcuni soppralluoghi e riscontrato che effettivamente c'erano materiali che lì non ci possono stare.

Probabilmente nelle ore serali e notturne, confidando sul fatto di non essere visti e sulla facilità di raggiungere quel luogo, i soliti ignoti hanno scaricato i loro camion con materiali destinati invece a discariche autorizzate e attrezzate. Non si esclude che per qualche ditta quell'area sia diventato l'unica discarica dove buttare i propri rifiuti. E così settimana dopo settimana le montagnette di terra si sono moltiplicate.

«Voglio precisare che si sono alcune ditte autorizzare a scaricare in quell'area la terra che ci servirà per completare l'intervento di piantumazione che era previsto in questi mesi autunnali - precisa il sindaco, Lorenzo Guzzeloni - ma i camion di queste ditte entrano regolarmente da un cancello. Gli abusivi sicuramente passano dal lato non recintato». Mercoledì pomeriggio i carabinieri messo sotto sequestro l'area e il materiale scaricato abusivamente. Nelle prossime ore saranno avviate indagini per individuare i responsabili di quello che si configura come un reato ambientale. Per classificare il materiale depositato, sicuramente non tossico nè pericoloso, e in collaborazione con Arpa e Asl accertare se c'è stato inquinamento del terreno.

roberta.rampini@ilgiorno.net

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