Bomba carta in Torino-Juve, il tifoso juventino di Romano resta in carcere

Accolta la richiesta del pm Padalino per G.E.S, assicuratore di Romano di Lombardia che non risulta aggregato ad alcun gruppo di tifoseria

Bomba carta in curva del Torino (Ansa)

Bomba carta in curva del Torino (Ansa)

Milano, 29 giugno 2015 - Avrebbe lanciato una bomba carta contro i tifosi del Torino, resta in carcere G.E.S., l'ultrà juventino di Romano di Lombardia arrestato lo scorso 11 giugno. L'episodio è accaduto durante l'ultimo derby della Mole, 11 supporter avversari vennero feriti in modo lieve. Il Tribunale del Riesame ha respinto oggi l'istanza di scarcerazione formulata dall'avvocato Monica Arossa, legale del tifoso, confermando la tesi del pm Andrea Padalino, che aveva chiesto che il bergamasco fosse tenuto in carcere. G.E.S., di professione assicuratore, non è aggregato a tifoserie organizzate ed era già stato denunciato a piede libero il 30 aprile dalla Digos di Torino, che lo aveva identificato (insieme a due torinesi e un milanese) grazie a alcuni filmati delle telecamere dello stadio e a video amatoriali girati dai tifosi. In quell'occasione la sua abitazione era stata perquisita ed erano stati trovati proiettili, torce e alcuni tubi idraulici di tre metri, divisi in bastoni di 70-80 centimetri, spesso utilizzati negli scontri tra tifoserie.

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