Milano violenta: «Per favore, sposti la carrozzina», e l'autista del bus viene massacrato di botte

L’aggressione sulla linea 92, i picchiatori sarebbero un albanese e suo fratello di Luca Salvi

I soccorsi

I soccorsi

Milano, 1 ottobre 2014 - "Per favore, può spostare quella carrozzina?", chiede l’autista della 92. Il tono è cortese. La domanda banale. Ma la risposta sarà brutale. Sì, perché quello stesso conducente si ritroverà qualche minuto dopo con la faccia sull’asfalto, travolto da una feroce raffica di calci e pugni. Senza un perché. Sono da poco passate le 16, siamo alla fermata all’incrocio tra viale Umbria e piazzale Lodi: sul mezzo che sta procedendo in direzione viale Isonzo sale un uomo sulla trentina, probabilmente un albanese, con una carrozzina nella quale riposa il figlio piccolo. «L’autobus era pieno – raccontano alcuni passeggeri che hanno assistito all’accaduto – e dopo qualche fermata, qualcuno ha cominciato a lamentarsi: la carrozzina ostruiva il passaggio e un’anziana col bastone non riusciva a passare. Tra l’uomo con il passeggino e altri due passeggeri sono cominciati a volare insulti. L’uomo allora ha preso il telefonino in mano, dicendo che avrebbe chiamato suo fratello e che gliel’avrebbe fatta vedere lui». Detto, fatto. L’autista della 92 prova a calmare gli animi e invita il padre a chiudere la carrozzina, come peraltro prevede il regolamento dei mezzi autofilotranviari. Niente da fare.

Dopo un paio di fermate, ecco l’agguato. Inatteso. Fulmineo. «Il padre con la bambina è sceso dall’autobus – continuano i passeggeri – mentre un’altra persona è salita, ha preso l’autista e l’ha portato fuori». Parte una scarica di botte. Gli aggressori colpiscono con rabbia, l’uomo incassa. La gente attorno a lui reagisce. Qualcuno chiama il 112, altri cercano a fatica di fermare i balordi. Provvidenziale l’intervento di Gomaa Farag, che sta tornando dal locale dove lavora come buttafuori. «Non ci ho pensato due volte – spiega – e ho allontanato i due tendendoli per il collo. Ho chiesto se avevano il coraggio di prendersela anche con me. Mi hanno supplicato di lasciarli andare, perché avevano la bambina. Sono scappati via». In fuga verso la vicina stazione della metropolitana gialla. Sulle loro tracce ora ci sono i carabinieri. Sul posto arrivano anche i colleghi dell’Atm e un’ambulanza per soccorrere il ferito: per fortuna, il conducente, portato al Policlinico per accertamenti, se la caverà con qualche contusione e un occhio gonfio. L’azienda trasporti porgerà denuncia per l’accaduto, i militari puntano sulle telecamere di videosorveglianza nel mezzanino del metrò.

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