Aggredito mentre guida il tram: "Picchiato per aver difeso tre donne. Per noi tranvieri non c’è sicurezza"

Parla Sergio: "Vorrei me lo dicessero in faccia, i politici, che Milano è una città sicura. Erano le otto e un quarto della sera quando è successo, mica notte fonda" di Giambattista Anastasio

Il conducente  del tram 12  Sergio Barracco

Il conducente del tram 12 Sergio Barracco

Milano, 5 luglio 2015 - «Vorrei me lo dicessero in faccia, i politici, che Milano è una città sicura. Erano le otto e un quarto della sera quando è successo, mica notte fonda. E in corso XXII Marzo, mica in una periferia dimenticata. Niente, pattuglie disponibili non ce n’erano». È ancora «incazzato», Sergio Barracco. Quarantadue anni, dipendente di Atm da 19, Barracco venerdì sera, mentre era alla guida del tram 12, è stato preso a pugni da un «ragazzo di colore alto un metro e 80, la canotta nera dei Lakers», la squadra di basket di Los Angeles. «Cinque giorni di prognosi» fa sapere, così hanno deciso al Fatebenefratelli. «Questi, invece, li porto al sindaco»: dalla punta delle dita fa dondolare gli occhiali da vista, rotti per effetto di quel pugno.

Barracco, come è andata? «Mi sono accorto di quel ragazzo, un ventenne di colore, quando sono arrivato alla fermata di Porta Vittoria angolo via Fontana. Qui, appena io ho arrestato il tram per far scendere e salire i passeggeri, lui ha gettato dal finestrino una lattina di birra e nel lanciarla ha bagnato tre donne di mezza età che erano alla fermata. Queste hanno protestato col ragazzo, lui ha preso ad offenderle e insultarle. Era su di giri e parlava un ottimo italiano, deve aver fatto le scuole qui».

Lei quando è intervenuto? «Io ho visto il lancio della lattina dallo specchietto, quello che siamo soliti guardare ogni volta che apriamo e chiudiamo le porte, quello che consente di vedere che accade lungo i 28 metri dei nostri tram. Poi ho assistito al diverbio tra le signore e il ragazzo, infine quando ho sentito che, non contento, questo le stava insultando, sono uscito dalla cabina di guida e gli ho intimato di smetterla».

Risultato? «Ha cominiciato a dirmi che mi avrebbe spaccato la faccia, che io non potevo fargli nulla, che neppure la polizia gli avrebbe fatto nulla. Io sono tornato in cabina di guida, ho rimesso in marcia il tram. Lui, però, non smetteva di insultare e minacciare. A voce alta. A quel punto ho deciso di allertare la centrale operativa. Lui si è accorto che stavo chiamando le forze dell’ordine solo tre fermate più tardi: arrivati all’angolo tra corso XXII Marzo e via Cadore metto giù la cornetta dalla quale avevo chiamato la centrale, faccio per girarmi verso le porte e, tempo una frazione di secondo, mi arriva un pugno in faccia. Ha avuto tempo e modo di caricare bene il destro: ha appoggiato la mano sinistra sul cancelletto che separa la cabina guida dal resto del tram e così si è dato slancio».

Poi si è dileguato. «Sì, è sceso dal tram ed è fuggito. Io ho provato ad inseguirlo, gli sono corso dietro per 200 metri, all’altezza di via Mameli ci ho rinunciato perché ho accusato dolori dietro la coscia. Forse uno stiramento...spero nulla di più grave. Sono incazzato, siamo soli...».

Le forze dell’ordine non sono arrivate in tempo... «Non sono proprio arrivate, le ho viste due ore dopo, all’uscita dal Fatebenefratelli. Quando ho dato l’allarme mi hanno risposto che non avevano uomini o pattuglie da mandare, mi hanno detto di governare la situazione come meglio potevo e poi di fare denuncia. Ora di esposti ne faccio due».

Due? «Uno contro chi mi ha aggredito, l’altro per capire come mai venerdì sera non c’erano pattuglie disponibili. Erano tutte all’Expo, forse? Possibile garantire la sicurezza solo lì?».

Lei ha subito altre aggressioni in passato? «Insulti, sputi, minacce e atti vandalici sono all’ordine del giorno. Non mi vengano a dire che la città è sicura. Io sui tram ho visto di tutto. Certezza della pena e più vigilanza, altrimenti non ne usciamo più».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro