EA7 Armani Milano dopo la vittoria con Trento: "Ancora troppo superficiali ma cresceremo"

Coach Banchi chiede di più alla sua Olimpia: "Talvolta pecchiamo di sufficienza, dobbiamo trovare la nostra identità". E intanto giovedì sera arrivano i campioni di Spagna del Barcellona in Eurolega di Gabriele Gabbini

Samardo Samuels sotto canestro (Lapresse)

Samardo Samuels sotto canestro (Lapresse)

Milano, 21 ottobre 2014 - Di strada davanti, prima di diventare grandi, ce n'è ancora un bel po'. La vittoria 90-75 contro la neopromossa Trento ha espresso un verdetto inequivocabile: "Talvolta pecchiamo di superficialità e sufficienza - ammette il coach dell'EA7 Olimpia Milano Luca Banchi - in alcuni casi a causa della scarsissima conoscenza della pallacanestro che si gioca qui, in altri per mancanza di concentrazione e dedizione". E il risultato è che anche l'ultima arrivata in questa Serie A può permettersi di segnare 28 punti in un solo quarto, il secondo, in casa dei campioni d'Italia. "Ci troviamo ancora - chiarisce Banchi - in una fase di conoscenza, non a caso nella partita di Istanbul contro il Fenerbahce il momento migliore è coinciso con quello in cui ci siamo appoggiati a un gioco e a degli interpreti che ben conoscevamo". Ma nonostante qualche, piccolo, aspetto negativo, resta la forza di un organico che, seppur a bassi giri, è stato capace di avere facilmente ragione dell'avversario: "Sapevamo che questa partita avrebbe presentato delle insidie - ancora Banchi -, cosa che il secondo quarto ha confermato in pieno. Loro avevano la mente libera di chi ha il pronostico a suo sfavore e sa di non aver nulla da perdere. Dopo l'esordio con Reggio si sono scrollati di dosso un po' di tensione per il nuovo palcoscenico e credo che Trento abbia confermato il ruolo di possibile rivelazione del campionato, con un organico strutturato che ha vinto brillantemente la Lega 2 e potrà mettere in difficoltà più di una squadra anche nel campionato maggiore". Ma nonostante la tentata "remuntada", l'Armani ha sempre dato la sensazione di essere in controllo della partita: "Il terzo periodo - conferma il coach biancorosso - ha dimostrato come un diverso atteggiamento difensivo ci abbia permesso di ribaltare l'inerzia del match, dando prova del fatto che potevamo, e dovevamo, essere noi a controllare il ritmo partita. Nei primi minuti del quarto quarto poi abbiamo rimesso in gioco tutto, ma nonostante questo la squadra ha dato prova di continuità attaccando con aggressività, recuperando falli e appoggiando palla in area".

Il talento c'è, e non si discute, ma la condizione sembra ancora lontana da quella ottimale e il tempo non gioca proprio a favore dei biancorossi: "Questa squadra ha dimostrato picchi rendimento e di talento importanti - annuisce il tencico - ma dobbiamo lavorare per trovare un rendimento più omogeneo e migliorare qualitativamente nel gioco di squadra, per poter sfruttare tutte le occasioni che ci si prensenteranno sul campo. La nostra è comunque una squadra molto rinnovata, che deve ancora trovare la sua identità, e i tanti infortuni non hanno certo velocizzato questo processo". Vero anche, però, che per l'Olimpia il tempo è tiranno, e in Eurolega c'è un girone di ferro che non aspetta nessuno: ogni sconfitta può infatti pesare tantissimo in ottica di un passaggio del turno. Anzi, proprio guardando all'Europa giovedì sera alle 21 arriverà una delle formazioni più forti del torneo, il Barcellona di Xavi Pascual. Non certo nel momento migliore per la truppa di Banchi: "Prendiamo quello che ci capita quando ci capita - minimizza il timoniere di casa EA7 -. L'Eurolega ci ha riservato questo girone e non possiamo scegliere. Vediamo comunque questo impegno come un'opportunità, perché giochiamo con una delle migliori squadre della competizione e saremo costretti ad alzare il nostro livello dato che partite del genere tendono a evidenziare qualunque tipo di difetto. Loro poi hanno cambiato pochissimo rispetto alla passata stagione, quindi immaginatevi livello difficoltà, ma non mi spaventa. Non saremo perfetti forse, ma sicuramente saremo preparati".

gabriele.gabbini@ilgiorno.net

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