IL COMMENTO Un sostegno pastorale e morale per accompagnare le famiglie ferite

di Angelo Scola, Cardinale Arcivescovo di Milano

LA COMUNITÀ cristiana è impegnata in modo particolare ad accompagnare le famiglie ferite. I mass media stanno dando molta eco alle problematiche delle famiglie ferite e ad altre questioni scottanti affrontate nell’imminente assemblea sinodale. Spesso, tuttavia, non riescono a cogliere la vera natura del lavoro dei padri sinodali. A questo cammino della Chiesa universale, la Chiesa ambrosiana intende partecipare, con spirito di comunione e di particolare riguardo nei confronti degli sposi che soffrono a causa della loro condizione di separati o di divorziati.

COME afferma la Relatio Synodi «Circa le cause matrimoniali lo snellimento della procedura, richiesto da molti, oltre alla preparazione di sufficienti operatori, chierici e laici con dedizione prioritaria, esige di sottolineare la responsabilità del vescovo diocesano, il quale nella sua diocesi potrebbe incaricare dei consulenti debitamente preparati che possano gratuitamente consigliare le parti sulla validità del loro matrimonio. (cfr. Dignitas Connubii, art. 113, 1)».

IN SECONDO luogo, il 47° Sinodo Diocesano aveva previsto che in ogni zona pastorale si predisponesse un qualificato servizio di consulenza pastorale, morale e canonistica. Svolto da operatori preparati, in collegamento con i consultori familiari, tale servizio avrebbe dovuto affrontare ed eventualmente risolvere situazioni di crisi matrimoniale, accompagnando famiglie ferite, e verificando l’opportunità di avviare un’eventuale causa di nullità matrimoniale. Sulla base di queste premesse, sentito il Consiglio Episcopale, ho deciso di istituire l’Ufficio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati che diventerà operativo in questi giorni nelle sedi di Milano, Varese e Lecco. L’Ufficio è pensato come un servizio pastorale per i fedeli che vivono l’esperienza della separazione coniugale agevolando, laddove se ne diano le condizioni, l’accesso ai percorsi canonici per lo scioglimento del matrimonio o per la dichiarazione di nullità (giungendo nei casi dovuti fino alla presentazione del documento per l’avvio del processo presso il Tribunale diocesano).

CARATTERISTICHE peculiari di tale ufficio (gratuito) sono: essere espressione diretta della cura del Vescovo verso i fedeli; favorire l’accelerazione dei tempi per un eventuale avvio del processo di verifica di nullità; collaborare con l’opera dei consultori familiari, le cui competenze restano immutate, e con i patroni stabili del Tribunale ecclesiastico.

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