"Prescrivevano anfetamine a go-gò", processo ai dietologi denunciati da Striscia la notizia

Sul banco degli imputati, i dottori Alberto M. e Marcello P., specialisti in Scienze dell’alimentazione e dietologia, insieme all dottoressa Sandra G., specialista in medicina interna. Tutti e tre sono accusati di falsità ideologica in certificati e i primi due anche di lesioni personali aggravate commesse nei confronti di una paziente di Mario Consani

pastiglie

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Milano, 21 settembre 2014 - Prescrivevano anfetamine e altre squisitezze in grado di far passare la fame. Ma, secondo l’accusa, presentandole come prodotti naturali e tacendo sugli effetti collaterali. E per di più, attestando falsamente nei pazienti un certo indice di massa corperea che, in realtà, non si preoccupavano nemmeno di verificare. Indice che però era essenziale per calibrare correttamente la cura. Denunciato a suo tempo da un’inchiesta di Striscia la notizia, lo scandalo di tre medici dietologi milanesi dalla ricetta facile è arrivato finalmente davanti al giudice Bruno Giordano dopo quasi sette anni dai fatti. Alcuni dei pazienti di allora, messi in allarme a suo tempo dall’inchiesta apparsa in tivù, hanno raccontato nei giorni scorsi in aula quali fossero state all’epoca le conseguenze di quelle diete. C’è chi ha spiegato di aver avuto crisi depressive, chi di essersi comportato da “fuori di testa“, chi di aver compromesso rapporti sentimentali e sessuali con il partner, chi di non aver più percepito per lungo tempo la sensazione del freddo. «Andavo a passeggiare al parco con la maglietta in pieno inverno», ha ricordato un ex paziente.

Sul banco degli imputati, i dottori Alberto M. e Marcello P., specialisti in Scienze dell’alimentazione e dietologia, insieme all dottoressa Sandra G., specialista in medicina interna. Tutti e tre sono accusati di falsità ideologica in certificati e i primi due anche di lesioni personali aggravate commesse nei confronti di una paziente cha sarebbe rimasta in uno «stato di alterazione psichica e comportamentale per una durata complessiva di 11 mesi». Stando alla ricostruzione del pm Piero Basilone, i tre professionisti «prescrivevano ai pazienti specialità medicinali e preparazioni magistrali a base di sostanze stupefacenti ad effetto anoressizzante presentendoli quali prodotti naturali, senza alcuna controindicazione, omettendo di informarli sui concreti danni collaterali». In più «certificavano falsamente che i pazienti avevano un indice di massa corporea maggiore o uguale a 30 kg/mq come previsto e disciplinato dalle norme».

L'inviato di Striscia la notizia aveva realizzato diversi servizi, all’epoca, da cui era emerso che almeno uno dei medici in questione non solo non effettuava visite complete, ma pesava le pazienti vestite e con le scarpe, senza prendere nota dell'altezza, dato fondamentale per calcolare la massa corporea. A distanza di un anno dalla messa in onda del servizio, Striscia era andata dall'Ordine dei medici di Milano, dove era stata informata della sospensione del dottore, prima per due, poi per altri quattro mesi. Nel frattempo comunque, anche visti i lunghissimi tempi della giustiiza - rallentata in questo caso da svariati supplementi di indagini e dai tempi infiniti delle consulenze medico legali - il dietologo ha da anni ripreso a firmare ricette, si spera con maggior attenzione.

di Mario Consani

mario.consani@ilgiorno.ne

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