Vacanza in Namibia fatale per la direttrice sfilate di Prada: morta Amalia Aletti

È morta A 33 anni in uno dei suoi viaggi-avventure, schiacciata dal gippone noleggiato insieme agli amici per una escursione. In Namibia si trovava con il fidanzato di An.Gi.

VITTIMA Amalia Aletti, morta  a 33 anni

VITTIMA Amalia Aletti, morta a 33 anni

Milano, 29 agosto 2015 - Stilista realizzata, appassionata di viaggi. Aveva trovato fortuna a Milano, è morta in Namibia. Originaria della Calabria, di Rocca Imperiale, a Milano Amalia Aletti, di 33 anni, viveva ormai da tempo. Da quando si era affermata come professionista nel campo dello stile. Fashion designer, lavorava al servizio della maison Prada, per cui era diventata direttrice di sfilate. È morta due giorni fa, in Africa, in uno dei suoi viaggi-avventure, schiacciata dal gippone noleggiato insieme agli amici per una escursione. In Namibia si trovava con il fidanzato. Aveva trascorso qualche giorno di ferie, agli inizi del mese di agosto, a casa dei suoi genitori, in Calabria. «Amo tanto viaggiare, conoscere il mondo, crescere in cultura e conoscenza», si legge nel suo profilo Facebook. Le foto postate sono solo quelle di viaggi e di avvenute. Lei abbracciata al fidanzato, lei sulla spiaggia o nel deserto. Lei che saluta i due fratelli e la sorella. Aveva programmato questa avventura in Africa con un’altra coppia di amici.

Da quanto si è appreso dalla Farnesina, e riportato anche dai giornali locali calabresi, a bordo di una jeep le due coppie percorrevano il tragitto stabilito dal loro programma di giornata, ma durante l’escursione, per cause che ancora non si conoscono con precisione, il fuoristrada si sarebbe capovolto, travolgendo Amalia. Feriti e sotto choc anche gli altri tre passeggeri. Al momento dell’incidente però, i quattro si trovavano soli, in un posto molto isolato, a parecchi chilometri da un primo centro abitato. Difficile quindi chiedere aiuto e riceverlo in tempi brevi. Questo avrebbe aggravato le conseguenze della tragedia. Date le difficoltà di raggiungere i quattro in escursione, i soccorsi avrebbero ritardato ad arrivare: si parla addirittura di circa tre ore, così almeno avrebbero riferito gli amici. Un tempo infinito per la sfortunata Amalia. A nulla sono valsi i tentativi di aiutarla da parte del fidanzato e degli amici. Pure loro erano feriti, ma avevano capito che era lei la più grave. La giovane stilista è morta poco dopo l’arrivo dei soccorsi. Il corpo di Amalia per questioni burocratiche si trova ancora in Africa e non si conoscono al momento i tempi del rimpatrio della salma.

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