Allarme bomba in Centrale: mistero risolto. Un sudamericano: "Sono stato io, scusate"

Nuovi pacchi sospetti fatti brillare nelle ultime ore. All'interno il toner di una stampante, una valigia con vestiti, una borsa frigo e un trolley

Il ritrovamento del pacco sospetto

Il ritrovamento del pacco sospetto

Milano, 29 luglio 2016 - Allarme bomba in Centrale, risolto il mistero. Le indagini avrebbero definitivamente avvalorato l’ipotesi del pacco abbandonato come un rifiuto nei pressi di un cestino della spazzatura sulla banchina della M2. A confermare la pista sarebbe stato proprio colui che ha lasciato quella scatola di legno in metropolitana: si tratterebbe di un giovane di origine sudamericana. Ecco la storia, secondo la sua ricostruzione. Il ragazzo, ripreso dalle telecamere insieme alla compagna italo-argentina e a una bambina, si sarebbe fatto dare quella vecchia autoradio dal datore di lavoro per rimetterla a posto. Poi, però, forse fiaccato dal caldo e dal peso eccessivo, si sarebbe disfatto in malo modo della scatola prima di salire sul treno diretto al capolinea Abbiategrasso: "Scusate, non volevo creare allarme: sono mortificato", avrebbe detto agli investigatori. Intanto, ieri si sono susseguiti altri allarmi bomba in giro per la città. Da piazza Duomo (il toner di una stampante fatto brillare dagli artificieri) a piazzale Lodi (valigia con vestiti sotto una panchina), da via Fara (trolley risultato innocuo al controllo dei carabinieri) alla Centrale (borsa frigo con dentro solo acqua).

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