Mercoledì 24 Aprile 2024

Expo, il giallo della gara per l’Albero della vita: due concorrenti, zero al traguardo

L’incognita del tempo incombe sulla costruzione della torre

Albero della Vita, Expo 2015

Albero della Vita, Expo 2015

Milano, 22 gennaio 2015 - Una gara deserta. E sette giorni per recuperare. L’Albero della vita dà ancora grattacapi a Expo spa, dopo che nessuno si è fatto avanti per aggiudicarsi il noleggio degli effetti speciali che saranno installati sulla torre simbolo del Padiglione Italia, e alla società guidata dal commissario unico, Giuseppe Sala, è toccato riaprire in urgenza il bando. «Ci sono stati problemi nelle procedure per caricare le proposte sulla piattaforma telematica», hanno spiegato da via Rovello. L’appalto da 3,9 milioni di euro, circa la metà degli otto milioni di costo complessivo dell’Albero, avrebbe richiamato l’interesse di qualche azienda.

Almeno due imprese, una italiana e una extra-europea, hanno preso contatti con il consorzio «Orgoglio Brescia», che si occupa della costruzione della torre, per ottenere i disegni del progetto e valutare l’impegno per Expo. La conferma arriva da Giancarlo Turati, il coordinatore del gruppo di sedici aziende bresciane. Non si sa però, se dopo aver visto i disegni, le imprese siano andate avanti e abbiano formalizzato un’offerta. «Specie per l’azienda extraeuropea, che non è abituata alla burocrazia italiana, non deve essere facile stare nei tempi con tutte le pratiche», spiega il portavoce del consorzio. Ad ogni modo, secondo l’imprenditore, «anche con una scadenza posticipata a mercoledì prossimo, siamo ancora nei tempi per quel tipo di realizzazioni».

Expo deve trovare chi noleggi l’armamentario di macchine sceniche per gli spettacoli di luci e suoni dell’Albero della vita: impianti audio, video, proiettori, macchine del fumo, giochi d’acqua. Tutto dettagliato nelle oltre trenta pagine del capitolato, che l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha affidato al Politecnico di Milano. Sono state indicate anche le aziende da cui rifornirsi. Come la bergamasca Clay Paky, che ha dato luce ai concerti di Madonna, Lady Gaga e Bruce Springsteen, alle Olimpiadi e agli spettacoli del Cirque du Soleil (che ha un contratto per organizzare uno show tutte le sere a Expo).

In sostanza, l’impresa che si aggiudicherà l’appalto, dovrà bussare alle porte dei vari fornitori, acquistare il materiale necessario per addobbare l’Albero e poi noleggiare il pacchetto completo a Expo spa. Quindi ci si attendeva che nei giorni scorsi le concorrenti intavolassero le trattative con le varie aziende che producono macchine sceniche, per stabilire i prezzi di acquisto rispetto al bando da 3,9 milioni di euro. Ma non è successo. Ad esempio, nessuno ha preso contatti con Clay Paky. Insomma, la gara deserta è un piccolo giallo che si aggiunge alla già complicata vicenda dell’Albero della vita. Tanto che l’Anac ha chiesto le carte di quest’ultimo intoppo. Anche la costruzione ha le sue incognite: settimana prossima inizierà il montaggio della torre, ma i capricci del meteo sono una variabile che rema contro. Il commissario Giuseppe Sala, ieri a Roma per festeggiare i cento giorni all’inaugurazione, si è comunque detto fiducioso sulle consegne dei lavori: «Sarà come sempre una corsa contro il tempo però il progresso del cantiere nelle ultime settimane è stato molto importante».

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