Anziano picchiato e rapinato in pieno giorno al Musocco: "Aiuto, questa non è vita"

È la terza volta che la sua famiglia finisce nel mirino. E' uscito a piedi per dirigersi al centro commerciale «Bonola» ma è tornato nel suo negozio di piazzale Cimitero Maggiore un quarto d’ora dopo, con il viso grondante di sangue e l’apparecchio acustico a penzoloni di Marianna Vazzana

Giacomo Ceriani, 76 anni, fioraio, mostra la denuncia presentata ai carabinieri

Giacomo Ceriani, 76 anni, fioraio, mostra la denuncia presentata ai carabinieri

Milano, 21 febbraio 2015 - E' uscito a piedi per dirigersi al centro commerciale «Bonola» ma è tornato nel suo negozio di piazzale Cimitero Maggiore un quarto d’ora dopo, con il viso grondante di sangue e l’apparecchio acustico a penzoloni. Giacomo Ceriani, fioraio 76enne, da mezzo secolo nel quartiere Musocco, è stato picchiato e rapinato mercoledì mattina da tre individui: «Erano rom, mi hanno aggredito», ha spiegato alla figlia 30enne che l’ha soccorso per prima. Poi la corsa in ospedale a bordo dell’ambulanza e la denuncia. «Non ce la faccio più, vorrei sicurezza per me e la mia famiglia».

Un anno e mezzo fa la moglie Mara, 70enne, era stata immobilizzata all’interno del negozio da due uomini «sempre rom», mentre altri tre razziavano le stanze. Lo stesso signor Ceriani ricorda di essere stato aggredito altre volte, in passato, mentre coltivava nei suoi vivai della zona. Mercoledì è uscito a piedi intorno alle 9.25. «Ho attraversato tutto il piazzale del Cimitero Maggiore. Poi, poco dopo la fermata del bus 40, all’altezza della rotonda di via Gallarate, mi sono imbattuto in tre individui rom che mi hanno chiesto l’ora per due volte. Io ho risposto di non avere l’orologio, poi ho proseguito».

Ha imboccato una stradina sterrata per raggiungere via Sem Benelli e da lì il centro commerciale. «Ma a un certo punto ho sentito dei passi veloci. Non ho fatto in tempo a girarmi: qualcuno mi ha afferrato per la gola e buttato a terra. Altri due mi colpivano e mi frugavano. Erano gli stessi incontrati poco prima, tutti giovani, uno avrà avuto 14 anni, gli altri due 18. Io ho cercato di reagire, di tirarmi su, ho dato un pugno a uno e una gomitata a un altro, ma il ragazzo che mi teneva per il collo continuava a stringere, mi mancava l’aria. Mi aveva anche messo una mano sugli occhi». I tre sono poi riusciti a strappargli il porta-documenti che teneva dentro una tasca interna della giacca, con all’interno 250 euro. «Hanno preso i soldi e hanno buttato via il resto, documenti compresi». «Chiediamo controlli. E mi piacerebbe tanto – conclude Ceriani – che il cardinale Angelo Scola venisse a benedire il mio negozio. Una protezione divina, forse, terrebbe lontani i delinquenti».

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