Affitto a Milano? Canone concordato per studenti fuorisede: pronti 316 alloggi

Dal Comune: "Intendiamo mettere in campo tutti gli strumenti utili per confermare l’attrattività della città sia per chi studia, sia per chi cerca lavoro o desidera intraprendere una propria attività. I circa 200 mila studenti universitari censiti a Milano rappresentano una grande risorsa per la città e sono quindi meritevoli di un’attenzione particolare"

Il mercato immobiliare si sta orientando sulle case più economiche

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Milano, 31 agosto 2015 - Contro il caro affitti che gli studenti fuori sede devono affrontare a Milano, da quest’anno il Comune mette in campo un nuovo strumento: canone concordato, non solo per alloggi ma anche per singole camere, proposto ai proprietari a fronte di agevolazioni fiscali. Introdotto nell’Accordo siglato a fine giugno con i sindacati degli inquilini e i rappresentanti delle proprietà, lo strumento viene lanciato da palazzo Marino attraverso l’agenzia “Uni”, istituita nel 2009 e gestita direttamente dal Comune per fare incontrare domanda e offerta tra studenti, ricercatori e laureandi fuori sede con i singoli proprietari: ora promuoverà la soluzione del canone concordato fra gli uni e gli altri, anche grazie a un database di appartamenti classificati per zona e ampiezza.

A presentare l’iniziativa, stamani a palazzo Marino, gli assessori al Lavoro Cristina Tajani e alla Casa Daniela Benelli. Finora “Uni” ha trovato alloggio a 10.131 studenti stranieri, facendoli incontrare con 2.857 proprietari e locando 3.145 appartamenti. Solo quest’anno, 1.522 studenti, 204 proprietari e 242 appartamenti: sono al momento disponibili ancora 316 alloggi liberi che, sulla base dei dati dell’agenzia, hanno un costo che varia dai 250 euro mensili per una camera condivisa in periferia a oltre 1.000 euro per un monolocale in zona centrale. Con il nuovo contratto concordato, “il costo in media è del 30-40 per cento in meno di quello di mercato - ha sottolineato Benelli - e per il proprietario c’è un notevole vantaggio fiscale, l’Imu al minimo e la tassazione al 10%: se non c’è una convenienza, comunque compensano la riduzione d’affitto”.

Per questo il Comune intende promuovere la conoscenza del nuovo strumento: “Attraverso l’agenzia si offre anche una garanzia in più - spiega Benelli - rispetto a morosità o difficoltà temporanee dell’inquilino a pagare l’affitto. Contiamo su un bilancio progressivamente positivo di questo nuovo strumento”. A lavorare con Uni sarà l’Agenzia sociale per la Locazione, gestita dalla Fondazione Welfare Ambrosiano per stimolare l’uso del canone concordato. Attualmente la formula contrattuale più diffusa per l’affitto è quella di tipo commerciale “4+4” ma “con il nuovo accordo - ha sottolineato Tajani - finalmente è possibile proporre un contratto breve, più adeguato alle esigenze degli studenti, con il canone concordato, anche per le camere. Uni offre il suo servizio gratuitamente e a fronte di questo possiamo sollecitare i proprietari a calmierare i prezzi”.

Come Comune “intendiamo mettere in campo tutti gli strumenti utili per confermare l’attrattività della città sia per chi studia, sia per chi cerca lavoro o desidera intraprendere una propria attività. I circa 200 mila studenti universitari censiti a Milano - dice Tajani - rappresentano una grande risorsa per la città e sono quindi meritevoli di un’attenzione particolare da parte dell’amministrazione”. Di tutti gli studenti e i ricercatori che si sono rivolti a Uni, il 55% sono italiani mentre il 45 % è rappresentato da stranieri tra i quali i più rilevanti sono provenienti da: Iran 8,2%, Turchia 8%, Spagna 6,5%, Cina 5,9%, India 5%, Francia 4,9%, USA 3,1%, Russia 2,9%, Messico 2,9%. 

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