Sfregiato con l'acido, "Perché non i genitori?". "Se lo merita... Non vorrai mica che diventi ricco"

«Quella roba fa il solletico... Non si meritava solo questo, si meritava ben di peggio, qualunque spiegazione chiedila ad Alex» di Marinella Rossi

 A sinistra Andrea Magnani in tribunale scortato da carabinieri e agenti di custodia

A sinistra Andrea Magnani in tribunale scortato da carabinieri e agenti di custodia

Milano, 21 marzo 2015 - "Eh, se lo merita, se lo merita... Non vorrai mica che dopo diventi ricco» disse Martina Levato ad Andrea Magnani, subito dopo aver bruciato la faccia di Pietro Barbini. «Quella roba fa il solletico... Non si meritava solo questo, si meritava ben di peggio, qualunque spiegazione chiedila ad Alex». Ad Alexander Boettcher, The King. Parole sbrigative, «ordini, minacce» «quattro ore di minacce», così descritti dal bancario che della coppia diabolica si dice succube, ignaro, usato «inconsapevolmente». Come? Acquistando acido: personalmente e con la sua postepay data in prestito ad Alex che fa un acquisto via internet spacciandolo per un regalo a Martina; facendo telefonate trappola che attirano ben due vittime (Pietro e Giuliano Carparelli) in Internet point, mascherati, «si, vestiti da giullari»; mettendo a disposizione la sua auto; materializzando all’improvviso anche un secondo martello, suo non suo in un crescendo di contraddizioni, sulla scena del delitto di via Giulio Carcano, 28 dicembre 2014. E lui che pare cadere dal pero dopo il lancio di acido contro Pietro: «Io l’immagine che ho, che mi ha stravolto l’esistenza, la mia vita, è proprio questa, perché la faccia ha iniziato a diventare marrone, marrone, grigia, marrone-grigia... Pietro Barbini subito si tolse i vestiti e a petto nudo gridava “aiuto aiuto”».

E allora che fa Magnani, quando scopre che l’incontro col ragazzo di Boston non è per una «sorpresa», né per «il volontariato» (che Magnani farebbe anche in circoli antagonisti), né «per dire che Martina aspettava un figlio da Alexander»? Alla ragazza dice: «Ma cosa ha fatto questo ragazzo di male? E’ giovane, sbarbato, ha venti anni, cosa mai può averti fatto da meritare una punzione simile... Ma perché lui? Perché non il padre o la madre?». Lei, imperturbabile (dalla trascrizione dell’interrogatorio del bancario davanti alla nona penale dove Levato e Boettcher sono giudicati in rito abbreviato per lesioni gravissime): «Ehm non vorrai mica che dopo lui diventi ricco». A giustificare che l’odio verso Barbini avrebbe incluso i genitori, ma andava circoscritto ai figli perché sennò avrebbero ereditato le ricchezze di famiglia. Già, non solo Pietro, ma anche la sorella ventenne F. Che così compare nella deposizione del teste imputato in procedimento connesso: Martina «disse che i due obiettivi erano i due più giovani della famiglia perché era come un marchio, era come una firma...».

ACIDO_1856798_174434

Degli obiettivi altri della coppia diabolica lui assumerebbe conoscenza, a suo dire, solo dopo l’assalto a Pietro. Della sorella di Pietro scopre attraverso una cartelletta che lui stesso, «minacciato da Martina», andrà a bruciare a Viboldone insieme con le bottiglie di acido e con i vestiti del blitz. Ma le rivelazioni di Magnani, da sempre a rate, includono solo ora Viboldone, dopo aver appreso che il suo telefono quella sera ha agganciato la cella di San Donato, e che il pm Marcello Musso ormai lo sa. Della giovane Barbini ricorda il nome (sbagliato) Chiara - come sottolinea l’avvocato di parte civile Paolo Tosoni -, e i primi numeri della targa del motorino, visti di sfuggita e nella frenetica distruzione di corpi di reato. Incalzato dal difensore di Boettcher, Ermanno Gorpia, parla genericamente di «complici» e degli altri target della coppia: «Nicol Z. è un ulteriore obiettivo, non so chi è... Anais M., ragazza di Carparelli». E il politico, «un certo Roberto Casali o Casari, adesso non so, comunque è un deputato di Forza Italia, quindi un politico. Era una persona con cui lui aveva avuto a che fare probabilmente ai tempi in cui si era candidato». E giustifica il suo asservimento alla coppia col terrore: «Martina mi disse: sai, tuo padre è cardiopatico, se gli tiri addosso l’acido che brucia come fa in fretta a schiattare?».

marinella.rossi@ilgiorno.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro