25 Aprile, Mattarella a Milano per il 70esimo della Liberazione. Tutto il Teatro Piccolo canta "Bella Ciao"

Il Presidente della Repubblica è arrivato puntuale poco prima delle 12 al Piccolo Teatro di via Rovello. Durante il suo intervento, parlando di sfide, ha anche citato Expo 2015. Un ricco programma di manifestazioni ed eventi animerà la città fino al 29 aprile. In mattinata si è tenuta deposizione della corone in onore dei Caduti

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Piccolo Teatro di Milano

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Piccolo Teatro di Milano

Milano, 25 aprile 2015 - La Resistenza come "fondamento etico della nostra nazione": con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha suggellato il suo intervento al Teatro Piccolo di Milano, in occasione dei festeggiamenti per i 70 anni dalla Liberazione a Milano, città Medaglia d'oro della Resistenza, che si prepara a un ricco programma di manifestazioni ed eventi che animeranno la città fino 29 aprile. Proprio il 25 aprile è la giornata più intensa, con la presenza del Presidente della Repubblica.  Ad attenderlo, alle 12, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che lo ha ringraziato: "Milano é onorata della sua presenza", ha detto accogliendolo in via Rovello alle 12. Dopo gli interventi, verso le 13Mattarella ha lasciato il  Piccolo Teatro Grassi di Milano, diretto verso la Stazione Centrale, dove era atteso per partecipare al viaggio inaugurale del nuovo treno Freccia Rossa 1000 (FOTOGALLERY)Accompagnato dai vertici delle Fs, dal sindaco Giuliano Pisapia e dai ministri Graziano Delrio e Dario Franceschini oltre dall'ad di Finmeccanica Mauro Moretti, il presidente della Repubblica ha visitato il treno storico della presidenza della Repubblica riportato agli antichi splendori attraverso un certosino lavoro di restauro. L'ultima volta che il treno ha viaggiato è stato nel 1974 per trasportare il presidente del Messico. 

Mattarella a Milano, accolto da Pisapia, Maroni e il direttore del Piccolo Escobar (Newpress)"FESTA DELLA LIBERTA' DI TUTTI" -  "La rivolta morale del nostro popolo contro gli errori della guerra - ha spiegato Mattarella dal palco del Teatro Piccolo-, contro le violenze disumane del nazifascismo, contro l'oppressione di un sistema autoritario, non è esercizio da affidare saltuariamente alla memoria. Stiamo parlando del fondamento etico della nostra nazione". Una pagina di storia in cui Milano ebbe un ruolo ricordato da Mattarella: "Milano, città guida della Resistenza, il cui ritorno alla libertà civile segnò - con l'insurrezione del 25 aprile 1945, annunciata da Sandro Pertini da Radio Milano Libera, a Morivione - la fine della guerra, il recupero dell'unità nazionale e l'avvio di un nuovo percorso democratico per l'intero popolo italiano. Milano, città dei sindaci Antonio Greppi ed Aldo Aniasi, entrambi comandanti partigiani".  Il Capo dello Stato ha aggiunto: "Oggi è la festa della libertà di tutti: una festa di speranza ancor più per i giovani. Battersi per un mondo migliore è possibile e giusto, non è vero che siamo imprigionati in un presente irriformabile". "Pietà per i morti, rispetto dovuto a quanti hanno combattuto in coerenza con i propri convincimenti: sono sentimenti che, proprio perché nobili, non devono portare a confondere le cause, né a cristallizzare le divisioni di allora tra gli italiani», ha sottolineato Mattarella, per il quale «non c’è equivalenza possibile tra la parte che allora sosteneva gli occupanti nazisti e la parte invece che ha lottato per la pace, la libertà e l’indipendenza".

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Piccolo Teatro di Milano"EXPO E' IL FUTURO" - Durante l'intervento, facendo riferimento alle sfide per il rilancio del Paese, il capo dello Stato ha citato l'organizzazione dell'Expo che aprirà i suoi battenti nel capoluogo lombardo il primo maggio: "Abbiamo una strada non facile davanti a noi, impegnativa ma anche esaltante. Penso ai prossimi mesi di Expo a Milano, che deve essere un indice del nostro impegno per il futuro". E ancora: "Ma le nostre radici hanno ancora molta linfa. I nostri padri ci hanno dato moltissimo e onorarli, per noi, comporta l'onere di compiere nuovi passi. La festa della Liberazione è un incitamento a tenere la schiena dritta, ad essere fedeli a noi stessi. Viva il 25 aprile. Viva la Repubblica. Viva l'Italia". 

Sergio Mattarella saluti gli studenti di alcune scuole di MilanoMATTARELLA AL PICCOLO TEATRO - Il Capo dello Stato è arrivato puntuale poco prima delle 12, al Piccolo Teatro di via Rovello dove interverranno, nell’ordine, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Lucio Villari, il presidente nazionale Anpi Carlo Smuraglia e infine Mattarella. Ad accogliere il Presidente c'erano il governatore lombardo Roberto Maroni e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che lo ha ringraziato: "Siamo qui in tanti, partigiani, militari, civili perché la Liberazione è patrimonio comune - ha aggiunto -. Abbiamo voluto che ci fossero tanti bambini e tante bambine, tanti ragazzi e tante ragazze qui con noi" per ricordarlo. A sei giorni dal via, Pisapia ha parlato a parlato anche di Expo, che: "vuole essere un esempio di libertà per un mondo più giusto» per poter «garantire a tutti il diritto al cibo e all'acqua. Anche Expo - ha concluso - è un'ideale di primavera e di rinascita".

"BELLA CIAO" - A seguire, come previsto, l'intervento di Carlo Smuraglia, presidente Anpi. Nel momento in cui è salito sul palco del Teatro Piccolo di Milano dalla platea, si è levato il canto "Bella ciao". Tra il pubblico battono le mani anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e le cariche politiche e istituzionali presenti: Pisapia, Maroni e la vice presidente del Senato Valeria Fedeli. Quando il canto finisce Smuraglia si rivolge al capo dello Stato: "Questa non e' stata una cosa organizzata ma e' venuta dal cuore e mi permetto di considerarla un omaggio personale a lei a cui va il saluto caloroso di tutta l'associazione dell'Anpi". Smuraglia rivolge a Mattarella "un ringraziamento caloroso per aver accettato di aver partecipato a Milano in una giornata cosi' carica di significato".

Bambini della scuola baconeGLI STUDENTI - Mattarella è stato accolto infatti dal coro della scuola elementare Bacone che ha intonato l'inno nazionale e dagli applausi dei milanesi che lo aspettavano al di là delle transenne. Prima di entrare al Piccolo Teatro, il Capo dello Stato si è fermato qualche minuto a salutare gli studenti delle scuole superiori di Milano presenti, con tanto di fazzoletto tricolore al collo. All'interno ci sono, tra gli altri, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e il segretario generale Cgil Susanna Camusso. I bambini dell coro di voci bianche della scuola primaria V Giornate hanno poi concluso l'incontro con l'inno europeo.

CORONE_OBJ_FOTO_10_4785169CORONE AI CADUTI - In mattinata, tra le 8,30 e le 10, si è tenuta la deposizione delle corone in onore ai Caduti della libertà, di fronte a Palazzo Marino, sede del Comune, e alla Loggia dei Mercanti. Alla cerimonia hanno preso parte le autorità militari, il questore di Milano Luigi Savina e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. "La presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella oggi al Piccolo teatro, che fu la sede della Brigata Muti, responsabile anche dell'eccidio di piazzale Loreto, è importante perché si parlerà di Resistenza, antifascismo, Costituzione e capacità di guardare al futuro non dimenticando mai il passato", ha detto il primo cittadino, commentando il settantesimo anniversario della Liberazione. "Oggi è una giornata importante - ha concluso  - anche perché ci sono in città tante iniziative nei quartieri e nelle zone e c'è una partecipazione complessiva di tutta la città".

IL CORTEO DA CORSO VENEZIA A PIAZZA DUOMO - Alle ore 14, in corso Venezia angolo via Palestro,è partito il corteo che si concluderà in piazza Duomo con i discorsi ufficiali. La serata, in corso, prevede immagini e testimonianze video del ventennio fascista e della lotta partigiana, canzoni e brani tratti da opere, discorsi e memorie dei protagonisti dell'antifascismo italiano, tra cui Antonio Gramsci, Piero Gobetti, Giacomo Matteotti, Altiero Spinelli, Armando Cossutta e Tina Anselmi. Tra i 'lettori', i parlamentari dem Renato Speranza, Matteo Mauri, Franco Mirabelli, Daniele Fiano, Ivan Scalfarotto, Lia Quartapelle, Barbare Pollastrini, Daniela Gasparini, gli assessori del Comune di Milano Carmela Rozza (Lavori pubblici), Marco Granelli (Sicurezza), Pierfrancesco Maran (Mobilita'), Filippo Del Corno (Cultura), Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) e il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris.

L'inaugurazione degli spazi di via Confalonieri (Foto Omnimilano)LA CASA DELLA MEMORIA - Un’altra significativa iniziativa ha avuto luogo in via Bergognone, sede degli uffici della Direzione Risorse Umane, giovedì 23 aprile: nell’edificio comunale, dove è presente una lapide a memoria dei partigiani, è stata  deposta una corona con lo scoprimento di una targa commemorativa. In occasione del 70° anniversario della Liberazione, ha aperto a Milano il luogo in cui sarà accolta e raccontata la memoria cittadina, la Casa della Memoria. Si trova in via Confalonieri 14 ed è stata inaugurata ieri, 24 aprile alle ore 11, con il taglio del nastr o alla presenza di Pisapia e dei presidenti delle associazioni che avranno sede nell’edificio (FOTO) Oggi la Casa sarà accessibile durante la mattinata, chiuderà in corrispondenza del corteo e riaprirà alle 18 con una serata di letture, musiche e performance curata da Andrea Kerbaker. Il 26 aprile l’edificio rimarrà aperto dalle 10 alle 18 con ulteriori proiezioni multimediali.

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