{{IMG_SX}}Milano, 28 marzo 2008 - Un vera e propria esecuzione su cui c'è la firma della 'ndrangheta quella che ha portato alla morte di Rocco Cristello, pregiudicato di 47 anni, ucciso nella serata di ieri davanti alla sua abitazione a Verano Brianza, in provincia di Milano, in Brianza. Sono 26 i colpi esplosi contro la vittima, di cui 12 andati a segno. Erano le 23.15 quando l'uomo, da febbraio scorso in prova ai servizi sociali, stava rientrando a casa, in via privata Comasina. A sbarrargli la strada, però, ha trovato l'auto su cui viaggiavano i killer che gli hanno impedito la fuga e lo hanno colpito a morte prima che riuscisse a scendere dalla macchina.

 

Una pioggia di proiettili di cui due sono finiti nell'abitazione della vittima, in cui vivono la moglie e le tre figlie. Il pregiudicato, in regime di semilibertà, nato a Vibo Valentia e con precedenti per spaccio e associazione a delinquere è noto negli ambienti criminali. La sua ultima condanna risalirebbe all'arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, per spaccio di droga nel luglio 2006. Inutili i soccorsi: il pregiudicato è morto sul colpo, a pochi passi dall'abitazione.

 

I carabinieri di Monza hanno trovato bruciato l'auto usata per l'agguato. La macchina, risultata rubata a Garbagnate Milanese nel luglio scorso, è stata trovata in una strada parallela a quella in cui avvenuto l'omicidio, a 300 metri circa in linea d'aria. Secondo i militari l'omicidio, date le modalità di esecuzione, è da collegare agli ambienti del crimine organizzato della 'ndrangheta.