Mense scolastiche, Regione Lombardia apre al pasto da casa

Approvata la mozione del Movimento 5 Stelle dopo il caso Corsico

Bambini alla mensa

Bambini alla mensa

Milano, 12 gennaio 2016 - La decisione del sindaco di Corsico di sospendere il servizio mensa per quei bambini i cui genitori non hanno pagato la retta ha spinto il Movimento 5 Stelle a presentare una mozione in Regione. Il consiglio lombardo ha approvato il testo che invita la Giunta a sollecitare gli organi istituzionali competenti per "dare la possibilità alle famiglie degli studenti di scegliere se usufruire del servizio mensa oppure permettere di portare il pasto da casa, dando linee guida per la corretta alimentazione e facendone quindi un momento di reale educazione alimentare anche per le famiglie". Il consigliere del M5S Lombardia e prima firmataria dell'atto, Paola Macchi, ha spiegato che "il problema è sistemico, molti Comuni lombardi, non solo Corsico, hanno accumulato debiti per i mancati pagamenti per il servizio della mensa scolastica a causa dei costi delle mense in Lombardia insostenibili per molte famiglie; talvolta arrivano a superare anche i 7 euro a pasto e sia le quote che le fasce Isee relative cambiano da Comune a Comune".

"Ambrosoli ha proposto alla Regione di sostenere il Comune nella riscossione delle quote, una pezza a un grave problema, di cui si discute da anni, che va affrontato a monte" ha continuato Macchi, aggiungendo che "al momento è necessario garantire che i bambini possano pranzare a scuola, che non esistano discriminazioni tra chi usa la mensa e chi non può permettersela ma che sia permesso alle famiglie di scegliere autonomamente quale opzione corrisponda meglio alle sue condizioni economiche ed etiche". "L`idea di agire perché gli studenti possano scegliere se portare il pasto da casa o usufruire della mensa oltre che accettabile e concreta risulta di gran lunga più economica", ha proseguito il consigliere regionale lombardo, sottolineando che "in più nessun bambino rischierebbe più di rimanere a digiuno quando il menù proposto dalla mensa scolastica non è gradito. Nella maggior parte degli altri paesi europei questa è la normalità, vissuta con serenità da famiglie e studenti che si vedono riconosciuto il principio della sovranità alimentare personale. L`approvazione è il primo passo per la realizzazione di scelte alimentari autonome come prevede l`Art. 32 della Costituzione".