A 72 anni picchia la moglie, pensionato in manette

Carugate, è il quinto caso di violenza in dieci giorni. In casa i carabinieri hanno trovato un fucile e una pistola di Barbara Calderola

L'uomo è stato bloccato dai carabinieri (foto d'archivio)

L'uomo è stato bloccato dai carabinieri (foto d'archivio)

Carugate, 22 ottobre 2014 - Un altro marito violento in manette. È il quinto in dieci giorni a finire dietro le sbarre dopo anni di soprusi sulla consorte. Stavolta le porte della cella si sono aperte per un pensionato di 72 anni, di Carugate, sorpreso dai carabinieri, chiamati dai vicini, a infierire sulla moglie, 66enne. Il pestaggio si è consumato l'altra sera al termine dell'ennesima lite. L'uomo prima urla, terrorizzando la compagna di una vita, poi alza le mani. Un copione che dietro la porta di quell'appartamento un po' defilato va in scena regolarmente, racconterà lei ai carabinieri poche ore dopo, in un film brutale che lascia senza fiato anche le divise.

Ancora una volta, a far la differenza sono i dirimpettai, spaventati da rumori e grida disumane in arrivo dalla casa. Parte la chiamata al 112, la pattuglia fiuta il pericolo e bussa in tempo zero. In salotto i militari si ritrovano davanti la stessa penosa scena diventata un triste ritornello negli ultimi giorni. Lei in un angolo ha la peggio. Lui infierisce senza pietà, sordo alle suppliche di smettere. Il muro del terrore si sgretola con l'arrivo dei rinforzi, la donna punta l'indice contro l'aguzzino, portato via subito con l'accusa di maltrattamenti. La pensionata invece viene visitata al pronto soccorso di Cernusco sul Naviglio. Per i medici le “mazzate” sulla schiena sono il segno inequivocabile del continuo supplizio domestico e le certificano una settimana di cure.

In casa i carabinieri trovano un piccolo arsenale. Sequestrati una pistola Frober, un fucile da caccia e tre scacciacani, armi pericolose nelle sue mani. L'allarme violenza in famiglia non conosce tregua: Trezzo, Vaprio, Grezzago, Carugate e Pozzo negli ultimi giorni sono state toccate da episodi che differiscono per qualche particolare, ma che ripropongono la stessa “ignobile” sequenza, ribadiscono in caserma. Donne annientate, sottomesse, malmenate da chi dovrebbe proteggerle. I mostri sono giovani e vecchi, poveri e ricchi. Un fenomeno su cui si è sempre stati all'erta, vischioso come la paura che l'avvolge e su cui ora l'attenzione è massima.

barbara.calderola@ilgiorno.net