Un caso di tubercolosi all’Accademia Formativa

Gorgonzola, per il direttore è tutto sotto controllo di Monica Autunno

CONTROLLI La scuola assicura che il protocollo è già partito

CONTROLLI La scuola assicura che il protocollo è già partito

Gorgonzola, 25 marzo 2015 - Caso di tubercolosi a scuola, scatta il protocollo Asl, test Mantoux e rassicurazioni: «Situazione sotto controllo, nessun allarmismo». Teatro del caso di Tbc l’Accademia Formativa Martesana, storica scuola professionale gorgonzolese che ospita centinaia di ragazzi. A contrarre la malattia tubercolare uno studente del biennio, non di nazionalità italiana, che da qualche giorno era assente da scuola e ha manifestato i sintomi classici. Il protocollo di routine è partito immediatamente. Ieri mattina i funzionari del Servizio Igiene Pubblica dell’Asl Milano 2 hanno avuto un primo incontro a scuola, la procedura prevede il test intradermico di Mantoux sui compagni di classe del ragazzo, una ventina di studenti coetanei, e su docenti e personale non docente che abbiano avuto contatto ravvicinato con il ragazzino e la classe per un numero di ore significativo nelle ultime settimane.

«Non appena arrivata la segnalazione ci siamo attivati - così il direttore dell’Accademia Formativa Carlo Zanoni -. I risultati della somministrazione dei test ai compagni di classe del ragazzo ammalato saranno disponibili, mi hanno detto, venerdì mattina». La lettura della Mantoux va infatti eseguita tra le 48 e le 72 ore dopo l’inoculazione. «Con i risultati a disposizione - ancora il dirigente - preparerò immediatamente una informativa aggiornata anche a tutte le altre famiglie. Nella speranza, e io direi nella quasi sicurezza, che si tratti di un caso isolato, e non vi siano ulteriori prescrizioni cui ottemperare». La tubercolosi, vale forse ripeterlo, si trasmette per via aerea mediante un batterio, il Mycobacterium tuberculosis.

Il contagio può avvenire tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Per trasmettere l’infezione bastano pochissimi bacilli: ma non tutte le persone eventualmente contagiate manifestano in seguito la malattia, e non tutte la manifestano subito. «Prenderla», insomma, non è così semplice. «Da noi un caso senza precedenti - così Zanoni -. Non abbiamo avuto altre prescrizioni, se non quella di areare spesso i locali, comunque buona norma. I nostri studenti cambiano del resto aula quasi ogni ora, una pratica in questo caso efficace anche sotto il profilo igienico-sanitario». L’ultimo caso di malattia tubercolare in zona risale allo scorso anno, quando, nel mese di febbraio, la Mantoux era toccata a una classe delle scuole medie Quintino Di Vona di Cassano d’Adda. In quel caso si era trattato di sospetto contagio di un ragazzino con un familiare ammalato e ricoverato. La malattia, comunque, segna da anni una recrudescenza: in Italia si contano ogni anno 7,5 nuovi casi ogni 100 mila persone, la Lombardia la regione in media più colpita.

monica.autunno@ilgiorno.net