Trezzo sull'Adda, devastata l'oasi del Wwf

I volontari delle Foppe non escludono un gesto intimidatorio

Danneggiati ponti, passerelle, cartelli e torrette

Danneggiati ponti, passerelle, cartelli e torrette

Trezzo sull'Adda (Milano), 30 maggio 2016 - I capanni per gli attrezzi sventrati e le attrezzature disseminate per il sentiero, la cartellonistica divelta, le torrette per l’avvistamento dell’avifauna distrutte, ponticelli sugli stagni presi a mazzate e spaccati in due, materiale e oggetti frutto di anni di lavoro volontario imbrattati, rotti e dispersi. Sembra sia passato un piccolo tornado all’Oasi delle Foppe, il sito gioiello del Wwf. Invece, proprio nel giorno della Festa di primavera delle Oasi, e proprio nel giorno in cui tutta Italia celebra il 50 esimo anniversario dalla nascita della prima area protetta in Italia, sono stati gli uomini. Il danno è sotto gli occhi di tutti: migliaia di euro sonanti. Le ipotesi due: raid vandalico di balordi o intimidazione. Su entrambe le ipotesi lavorano i carabinieri, cui il leader del Wwf Le Foppe Fabio Cologni, che insieme ad altri volontari ha scoperto il disastro ieri mattina, ha inoltrato una lunga e dettagliata denuncia. Perchè l’ipotesi di una incursione di incivili è certo plausibile. Ma i volontari hanno anche altri sospetti.

"Non posso e non voglio accusare nessuno - così Cologni - ne ho modo di avere certezze. Ma anche lavorando per l’ambiente si va magari a pestare qualche piede, a urtare qualche interesse. Comunque, ho inoltrato alle forze dell’ordine una relazione dettagliata, e vi sarà un’indagine". Niente altro? "In 25 anni non abbiamo mai avuto un problema. Abbiamo iniziato ad averne di recente, da quando siamo al lavoro sul sito dell’Oasi 2, all’ex Fornace dell’Adda. Episodi sgradevoli. Che magari, per carità, nulla c’entrano con quanto accaduto stanotte. Ma magari sì". Mentre si cerca la chiarezza si contano i danni, con uno sconcerto che non ha fine. Le strutture distrutte erano frutto di un lavoro che dura da 25 anni, volontario e pieno di passione. Quel lavoro che ha trasformato l’Oasi delle Foppe in una perla della biodiversità. Quel lavoro raccontato, solo poche settimane fa, in un dvd realizzato a 25 anni dall’apertura, e presentato nel corso del Festival Internazionale dei Parchi. I fatti. "Era la giornata dell’apertura di primavera, e della Festa delle Oasi - ancora Fabio - . Si era già pensato a un rinvio di parte delle manifestazioni, per via delle previsioni meteo. Ma io ed altri volontari siamo comunque arrivati presto per dare un’occhiata alla situazione, e ci siamo trovati davanti tutto questo". Il ripristino non sarà veloce nè semplice. "Dobbiamo fare ancora una conta dei danni, che ammontano comunque a molte migliaia di euro. Pensiamo di attivare subito una sottoscrizione, per chiedere aiuto e supporto alle tante persone che ci vogliono bene. Perché questo posto, che qualcuno ha pensato di offendere in questa maniera indegna, è patrimonio di tutti". Al Wwf la solidarietà di tanti ambientalisti e amici. L’episodio è già stato oggetto di informativa al Comune e al Parco Adda Nord.