Trezzo sull'Adda, piccoli cigni superstar

Una piccola folla assiste alla schiusa delle uova

La magia di un piccolo cigno avvolto dalla mamma

La magia di un piccolo cigno avvolto dalla mamma

Trezzo sull'Adda (Milano), 25 aprile 2015 - Bagno di folla e obiettivi puntati, a Trezzo i piccoli cigni sono già superstar. Le nidiate dell’avifauna nel laghetto davanti alla centrale Idroelettrica Taccani sono una magia che i residenti della zona attendono con impazienza. Quest’anno, a fare da cassa di risonanza allo splendido spettacolo fluviale ci si è messa anche la rete, dove rimbalzano senza sosta le immagini magnifiche di cigni e folaghe e dei primi giorni di vita di decine di nuovi arrivati. I cigni, innanzitutto. Otto piccoli, nati proprio nei giorni scorsi, prole della coppia che ormai da anni abita il laghetto. Stesso copione da molto tempo. Il grande nido costruito per tempo proprio a ridosso dell’alzaia, la covata e, nei giorni scorsi, la schiusa graduale. I piccoli trascorrono nel nido insieme alla mamma gran parte del tempo. Ma sono già iniziate anche le prove generali in acqua. Nessun istante del rito primaverile passa inosservato. L’alzaia, già normalmente battuta, è affollata a ogni ora di curiosi ammutoliti da tante bellezza, e schiera obiettivi come un piccolo set cinematografico. "Uno spettacolo magnifico, cui non si può mancare". Nonni e nipotini: "Abbiamo la fortuna di avere la natura e i suoi miracoli appena fuori la porta di casa". E ogni tanto persino gruppi e scolaresche: ieri, fra gli altri, un folto gruppo di bambini dell’asilo. Cigni superstar e mascotte indiscusse. Mamma cigno non ha timore della gente. Il luogo dove il nido viene costruito, e dove a lungo viene covata la prole, lo dimostra. Le bastano un battito d’ali o un verso per richiamare il compagno e mettere in riga cani o altri animali che si avvicinino in maniera eccessiva. I trezzesi ricambiano con un affetto straordinario, e con una invisibile ma ferrea rete di protezione. Già in passato la nidiata primaverile ha avuto esito infausto: una volta per l’azione assurda di alcuni vandali che distrussero le uova, una seconda perchè alcuni piccoli, durante una delle prime trasferte in acqua, finirono risucchiati nelle griglie della centrale idroelettrica. Oggi quantomeno un vandalismo non potrebbe più ripetersi. Quotidiani report sui profili Facebook hanno immortalato il procedere della cova e regalano giorno dopo giorno le immagini dei piccoli che crescono. Da Trezzo lungo tutto il corso dell’Adda, comunque, lo spettacolo continua. Pronte nuove famigliole anche a Vaprio e a Cassano, nel tratto di fiume a ridosso della passerella per Fara. Anche qui, il monitoraggio è continuo sulla schiusa delle uova di due coppie di cigni, che vivono stabilmente lungo la riva.