Giana, il tecnico Albè sbotta: "I tifosi mi hanno rotto"

Tensione fra i biancazzurri, l'allenatore si scaglia contro il pubblico dopo il pareggio con la Pistoiese

Il tecnico Cesare Albè

Il tecnico Cesare Albè

Gorgonzola (Milano), 21 settembre 2016 - "Il pubblico non aiuta la squadra con i mugugni. E io ne ho pieni i c..., ne ho proprio pieni i c...". Peli sulla lingua, Cesare Albè, non ne ha mai avuti. A volte si frena, altre lo frenano, altre ancora no. Soprattutto quando vengono toccati i suoi ragazzi. Durante e dopo il pareggio della Giana con la Pistoiese, infatti, in tribuna si sono sentiti diversi segnali di disapprovazione. I famosi "oooh", "ma nooo" a cui Albè faceva riferimento anche nella celebre conferenza dell’anno scorso post Mantova.

E forse, quando i giornalisti toscani gli hanno chiesto della favola Giana, dei suoi tanti anni in panchina e lui ha risposto "Merito dei ragazzi", forse proprio lì si è acceso qualcosa. Perché per chi arriva da fuori la Giana è ancora, appunto, una bella favola: lo stesso presidente e lo stesso allenatore da oltre vent’anni, cinque giocatori ancora in rosa dalla Promozione. Mentre chi è qui no, vuole qualcosa di più. Questo il nodo? Albè salta i preamboli. "Le due sconfitte consecutive contro Como e Cremonese hanno lasciato il segno: non solo in classifica, ma anche in merito alle certezze che fin qui avevamo a livello mentale. Per me il bicchiere è mezzo pieno comunque: giochiamo per restare in categoria e questo è il nostro obiettivo reale, anche se c’è chi la pensa diversamente. Abbiamo fatto quello che potevamo e sarà così tutto l’anno: giocheremo noi, giocheranno anche gli altri. Questo è il nostro campionato e la gente non lo capisce: bisogna stravincere con tutti? La Pistoiese è una buona squadra e ci stava soffrendo, tanto che alla fine ha scelto di coprirsi. Avessimo giocato col Bellinzago sarebbe stato più facile, ma non siamo più forti della Pistoiese". Cinque giornate, sette punti, ottavo posto: numeri positivi. Ma malcontento palpabile: "Gli equilibri sono sottili e la gente non aiuta. Soffriamo i calci piazzati ad esempio: non siamo abbastanza feroci e più se ne parla, più c’è il rischio di risentirne, anche se nell’ultima gara abbiamo retto in questo senso. Ma siamo così, gli errori ci saranno sempre. È difficile da capire?".

E ancora: "A questi livelli è facile trovare squadre che siano quantomeno come noi se non più forti: a Pistoia ci sono giocatori importanti, sarà così anche col Tuttocuoio. Dovremo sudare, sempre. E il pubblico? Non aiuta e io ne ho pieni i c... Non dà nessun sostegno, meglio giocare fuori casa. Mugugni, parole: una cosa scandalosa. Non credo di dovermi scusare con tutti gli spettatori per non aver vinto, invece ogni volta che non facciamo tre punti sembra che io sia un delinquente. Poi devo vedere anche le facce scure dei dirigenti e del presidente. Ne ho pieni i c..., la vita è una sola e io non sopporto più questi ignoranti che pagano il biglietto".