Pieve Emanuele, quel sottopasso nella campagna costato 3,5 milioni

Scambio di accuse tra politici sui soldi pubblici sprecati

I lavori eseguiti dall’ente ferroviario per l’opera nella campagna

I lavori eseguiti dall’ente ferroviario per l’opera nella campagna

Pieve Emanuele(MIlano), 18 giugno 2015 - Tre milioni e mezzo di euro spesi per una colata di catrame e cemento in mezzo ai campi agricoli del Parco Sud. L’ennesimo palese sperpero di danaro pubblico per realizzare un sottopasso su una strada che è poco più di un viottolo di campagna, dove due auto affiancate non passano. Una strada chiusa da anni, che quando era aperta veniva utilizzata poco o per nulla, lungo la quale si incontra questa infrastruttura illuminata a giorno realizzata per eliminare un passaggio a livello. La storia. Inizialmente i sottopassaggi che Rfi avrebbe dovuto realizzare al posto della chiusura dei passaggi a livello erano due, uno in corrispondenza dell’intersezione con via Roma, utile perché portava alla nuova fermata ferroviaria e da qui alla Sp 40 binasca, percorrendo una strada a due carreggiate, l’altro è quello di via per Pizzabrasa, quello in questione.

L’Amministrazione comunale precedente alla attuale, chiese a Rfi di avere soldi contanti al posto della realizzazione del sottopassaggio di via Roma, mantenendo solo quello di Pizzabrasa. Appena insediata, la nuova giunta nel 2012 ha convocato Rfi chiedendo di spostare la realizzazione del sottopassaggio da Pizzabrasa a Via Roma, sicuramente più utile per i cittadini, ma i tecnici comunicarono che gli espropri erano già stati effettuati e che le gare d’appalto erano già partite. Nel corso di questo incontro gli stessi riferirono che i precedenti amministratori parlarono di nuovi quartieri residenziali che sarebbero sorti in quell’area (circa 30 mila residenti), come da bozza di Pgt, presentata in Regione. Area, peraltro, all’interno del Parco Agricolo Sud Milano. Area poi stralciata da questa amministrazione nel Pgt definitivo.

"Quello con Rfi fu il primo incontro istituzionale di questa giunta - commenta il sindaco Paolo Festa - appunto per tentare di porre rimedio ad una scelta politica sbagliata. Purtroppo non facemmo in tempo, in quanto Rfi, dopo aver preso accordi con la giunta Pinto (ex sindaco di Fi), avviò l’iter per la realizzazione del sottopassaggio in Pizzabrasa, dove sarebbe dovuto sorgere, in pieno Parco Agricolo, all’interno delle aree di proprietà delle società legate al Gruppo Ligresti, un nuovo maxi quartiere residenziale". Pertanto, continua "le aree erano già state espropriate e le gare d’appalto già bandite. Appena insediati - ricorda il sindaco - stralciammo subito quell’area dal Pgt, cestinando il nuovo scempio urbanistico che gli ex amministratori stavano architettando per Pieve. Purtroppo non fu più possibile rimediare all’errore del sottopassaggio di Pizzabrasa".

"Consideriamo i circa 3.500.000 di euro utilizzati per la costruzione del sottopassaggio di Pizzabrasa, male utilizzati e spesi in modo inadeguato. Visto lo stato in cui versano le strade del paese, ci chiediamo come mai il sindaco non ha fatto sì che parte di quei soldi non venissero utilizzati per sistemare la viabilità comunale?», replica Antonio Cerminara, assessore al bilancio della giunta Pinto". Abbiamo contattato Rfi per una replica, ma senza risposta.