Tangenzialina di Segrate, dopo 30 anni si parte

Sbloccati i fondi per l’opera incompiuta: servono 100 milioni di euro

Il cantiere abbandonato da anni e completamente allagato della «Viabilità Speciale»

Il cantiere abbandonato da anni e completamente allagato della «Viabilità Speciale»

Segrgate (Milano), 1 agosto 2015 - Un cantiere «insabbiato» per trent’anni, ora finalmente la svolta. È stato approvato dal Cipe il finanziamento del primo tratto della Viabilità Speciale di Segrate, un progetto iniziato negli anni Ottanta e mai arrivato alla conclusione. Una strada in trincea trasformata in un fiume in piena – con tanto di invaso trasformato in un laghetto pieno di pesci – allagato da decenni per colpa l’innalzamento della falda. Ci vorranno circa 100 milioni euro per eliminare l’acqua dal tracciato, isolare il fondo e completare i lavori per collegare l’uscita della tangenziale Est al quartiere di Redecesio, anche se l’ipotesi che aleggia nell’aria è quella di realizzare la strada a raso terra e non in trincea per abbassare i costi dell’impresa. Dopo anni di attesa e speranze deluse, giovedì è finalmente arrivata la fumata bianca tanto attesa dai segratesi. Il Cipe ha inserito all’ordine del giorno della prossima seduta, che si terrà il 7 agosto, il progetto della Viabilità Speciale e l’altro giorno, giovedì, è arrivato da Roma il via libera ufficioso al finanziamento.

«Siamo riusciti a sbloccare una situazione che aspetta da 30 anni – esulta il sindaco di Segrate, Paolo Micheli – lo dico sottovoce perché la notizia verrà ufficializzata nella riunione di settimana prossima, ma il viaggio che abbiamo fatto mercoledì a Roma sembrerebbe aver prodotto un grande risultato. Non conosciamo ancora l’importo del finanziamento, ma siamo davvero ad una svolta epocale». Il viaggio della speranza è andato a buon fine. Mercoledì scorso il sindaco è andato a Roma per incontrare Luca Lotti, il segretario del «Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe)», e Paola De Micheli, sottosegretaria al ministero dell’Economia. «Mi avevano garantito che avrebbero inserito il progetto nell’odg della prossima seduta del Cipe – racconta Micheli – ma ieri (giovedì per chi legge, ndr) mi è arrivata a sorpresa una notizia fantastica: la Viabilità Speciale verrà finanziata. Sono più che ottimista, è un risultato eccezionale per la nostra città».

Una decina di anni fa i lavori erano ripresi, ma poi i soldi sono finiti e il cantiere è rimasto bloccato. L’anno scorso la Serravalle – la società che eseguirà i lavori del primo tratto – aveva lanciato un nuovo bando, ma l’aggiudicazione definitiva dell’appalto non è mai arrivata. «Era stato fatto un pre-affidamento dei lavori contando sui soldi delle tariffe del tratto autostradale – spiega Micheli – ma il decreto Renzi del 2014 ha stoppato l’aumento delle tariffe e, quindi, tutto l’iter andava rifatto. A Segrate siamo ripartiti da zero». La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno a Redecesio, il quartiere costretto a vivere da decenni con un cantiere a cielo aperto sotto le finestre di casa. «È una notizia bellissima – esulta Bruno Barsanti, capogruppo del Pd e attivista del Comitato Redecesio – il progetto in trincea è troppo costoso, probabilmente verrà realizzato a raso terra per abbattere i costi che, in tutta questa odissea, sono lievitati paurosamente. L’ultima stima parlava di 100 milioni euro».

patrizia.tossi@ilgiorno.net