Segrate, "Metrò e parcheggi: è il piano-pendolari"

Il progetto di un nuovo hub per rivoluzionare la mobilità in tutta l’area della Martesana. Il sindaco Micheli è fiducioso

Il progetto prevede la fermata della metropolitana M4

Il progetto prevede la fermata della metropolitana M4

Segrate (Milano), 13 febbraio 2016 - La città metropolitana punta sull’hub di Segrate, uno snodo del trasporto su ferro per rendere più sostenibile la mobilità dell’Est Martesana. Una stazione ferroviaria più grande, una nuova fermata della metropolitana M4 e un capolinea con ampi parcheggi per dare risposta ai pendolari della zona. È di questo che si parlerà lunedì mattina al workshop organizzato a Palazzo Isimbardi, una tavola rotonda alla quale la consigliera metropolitana Arianna Censi ha invitato tutti gli attori in gioco: Domenico Marino di Rfi, Piero Solcà e Giovanni Nuzzi di Teralp (la società svizzera che sta per realizzare il nuovo centro intermodale di Tregarezzo), Arturo Laporta di Sea che parlerà del nuovo piano aeroportuale. Parteciperanno anche gli enti strategici per il recupero dei fondi necessari a realizzare il faraonico hub segratese: Assolombarda in rappresentanza della aziende locali e Ice, l’agenzia governativa per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

"Il nuovo hub avrà una valenza territoriale ampia – dice il sindaco di Segrate, Paolo Micheli – non servirà solo ai cittadini di Segrate, ma a tutta la Martesana. Le risorse economiche dovranno arrivare dal Governo, sarà un’infrastruttura importante molto costosa. Noi segratesi non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare agli oneri di urbanizzazione della Westfield, le risorse che verranno messe in campo per il costruire il centro commerciale devono portare benefici ai nostri cittadini". I cantieri sono ancora lontani, ma è già tempo di entrare nel merito del progetto. "E’ un bene che la Città Metropolitana abbia invitato al tavolo anche i referenti della società svizzera che vorrebbe costruire il nuovo centro intermodale – continua il primo cittadino -, che si ritroverebbe a fare da cuscinetto tra la stazione e la metropolitana, qualsiasi progetto dovrà prevedere lo spazio per i binari della M4. La nuova stazione verrebbe spostata di 200 metri rispetto a quella attuale, verso il centro commerciale della Westfield". Segrate sta cercando di contrastare l’intermodale italo-svizzero, ma non sarà facile perché gli investimenti in campo sono talmente alti da interessare le alte sfere della politica nazionale. Nel workshop di lunedì mattina, verrà illustrato anche il caso del Westfield Stratford City come buona pratica di sostenibilità.