Le società per il rilancio Boffalora: fatelo naufragare e ve ne pentirete

Segrate, Phoenix e Rex mettono in guardia i condomini e gli amministratori

Il quartiere delle polemiche

Il quartiere delle polemiche

Segrate (Milano), 27 novembre 2015 - La partita della Boffalora non è chiusa, l’annullamento del Piano deciso dalla Giunta sta provocando reazioni a catena in tutta la città. I residenti sono sul piede di guerra, temono di perdere il treno dei tedeschi e rimanere con il cerino in mano di fronte agli allagamenti dei palazzi che mandano in tilt i collegamenti elettrici. Ormai le spese di gestione delle pompe idrovore sono alle stelle, le famiglie sono arrivate con il fiato corto. I residenti hanno inviato in Comune una lettera aperta con 12 quesiti, vogliono sapere dal sindaco cosa sarà del loro futuro.

Durissima anche la reazione di Phoenix e Red, le due società titolari del progetto di rilancio della Boffalora. «È evidente che, nel caso di naufragio del progetto Milano 4 You e conseguente fallimento del Fondo Aster, i condomini non avrebbero la risoluzione dei loro problemi e neanche alcun tipo di risarcimento – spiegano i referenti delle due società – Rimarrebbero oggettivamente col degrado attuale per i prossimi decenni, indipendentemente dalle facili promesse, i finti interessi e i coinvolgimenti di qualche sconsiderato amministratore pubblico».

Ma non solo: «La prospettata sospensione dell’iter di approvazione del Piano integrato determina l’impossibilità tecnica di avviare il progetto immobiliare per la semplice ragione che il Fondo Aster, proprietario dell’area, è in scadenza il 31.12.2015 e, in mancanza dell’approvazione del Piano, non potrà essere prorogato. Deve quindi essere chiaro a tutti che rimandare la definizione del Piano all’interno del Pgt è una strada impercorribile per l’operatore ed equivale alla bocciatura definitiva di questo progetto, oltre ad essere una soluzione priva di valore aggiunto in termini urbanistici e ambientali».

Il Piano era stato adottato dalla precedente Giunta due giorni prima delle elezioni. «Dopo negoziati di oltre un anno, Phoenix ha formalizzato un accordo di ristrutturazione con le quattro banche creditrici del fondo – continuano – che prevede uno stralcio significativo dei crediti bancari e la loro conversione in quote del fondo e la ricapitalizzazione in denaro del fondo. Di conseguenza se il progetto partisse i debiti del fondo sarebbero, dal punto di vista finanziario, assolutamente sostenibili. Viceversa, se non partisse è logico pensare che le banche agirebbero con forza contro il Comune per tutelare gli oltre 72 milioni di crediti».

E concludono: «È evidente che il naufragio del progetto Milano 4 You avrà, come minimo, ricadute di immagine estremamente negative su Segrate. Sarà difficile, infatti, spiegare a partner industriali e tecnologici di tale levatura un simile voltafaccia».