Scuolabus, la svolta di Trezzo: si paga in base alla distanza

Scuolabus arriva la tariffa personalizzata: costa di più a chi abita più vicino all’istituto. Il 7,5%, per l’esattezza. La novità battezzata dal Consiglio comunale prende le mosse da un duplice intento dell’amministrazione Villa-bis di Barbara Calderola

Scuolabus (foto di repertorio)

Scuolabus (foto di repertorio)

Trezzo sull'Adda (Milano), 2 ottobre 2014 - Scuolabus arriva la tariffa personalizzata: costa di più a chi abita più vicino all’istituto. Il 7,5%, per l’esattezza. La novità battezzata dal Consiglio comunale prende le mosse da un duplice intento dell’amministrazione Villa-bis: l’obbligo di aguzzare l’ingegno in tempo di crisi salvando prestazioni indispensabili per le famiglie, come il trasporto scolastico, tagliato di netto in altri Comuni dell’hinterland, e fare, in contemporanea, educazione ambientale. In cifre: l’abbonamento annuale alle linee concesse in appalto alla Locatelli costa 280 euro per i ragazzi che abitano subito dopo il confine ideale del chilometro e mezzo dall’istituto, - oltre il quale la legge impone all’ente di mettere a disposizione il servizio, «sotto, in effetti, non è obbligatorio», precisa il sindaco Danilo Villa – e i 300 euro invece di chi la scuola ce l’ha a un tiro di schioppo.

«Un incentivo in più a usare “Piedibus”, ad andare cioè a scuola a piedi – spiega Villa, non nuovo a iniziative di finanza creativa –. Con queste cifre che potremmo definire “simboliche” cerchiamo di far passare una volta di più il messaggio che una passeggiata di buon mattino fa bene alla salute e al portafoglio». La soluzione individuata potrebbe presto diventare un modello: «pesare» i servizi sulla base di alcune condizioni d’uso, in questo caso la distanza casa-scuola, da parte dei cittadini che pagano tariffe differenziate, senza ricorrere per forza alle fasce del redditometro.

Per guadagnarci al massimo non resta che il «cavallo di Sant’Antonio». Il successo del progetto Piedibus, confermato dalla soppressione della linea gialla (la terza che collegava Concesa e Trezzo con le scuole primarie) per mancanza di iscritti, è da leggere anche alla luce del boom «ecologista», che ha colpito famiglie e bambini di Trezzo: sono ben 90 i piccoli che hanno scelto i tre percorsi a piedi organizzati dal Comune e, diventanti, in pochi anni, un classico, 32 i volontari che si occupano ogni giorno di aiutare i ragazzi ad arrivare sui banchi sani e salvi. Grazie anche alla complicità di un paio di mini Ztl (zone a traffico limitato, varate nelle vicinanze degli istituti. Le due linee dello scuolabus invece, la rossa e la gialla, sono state scelte da poco meno di un centinaio di ragazzi, 49 e 48 rispettivamente, tutti diretti alle medie del capoluogo o della frazione, per un costo complessivo del servizio di 60mila euro. «Speriamo che la differenza di prezzo nell’abbonamento convinca qualche adolescente in più, che abita magari vicino alla scuola, ad andarci a piedi», chiosa Villa.

barbara.calderola@ilgiorno.net