Segrate, 3 luglio 2013 - Una valanga che non si arresta, il sindaco prosegue senza indugi sulla strada del rinnovamento politico. Azzerata la Giunta, si ricomincia da capo. Dopo le dimissioni in blocco rassegnate la settimana scorsa dal gruppo degli Indipendenti, ieri Alessandrini ha revocato le deleghe agli ultimi tre assessori rimasti in carica: i due leghisti Mario Grioni (vicesindaco, Servizi sociali, volontariato e partecipate) e Martino Rebellato (Lavori pubblici, demanio e patrimonio), il pidiellino Guido Pedroni (Cultura, scuola, qualità, innovazione, sport e tempo libero). L’obiettivo è rivedere gli equilibri politici della squadra di governo, che dopo le ultime “migrazioni” ha modificato l’assetto della maggioranza. Nei mesi scorsi quattro assessori e sette consiglieri, ora scesi a sei, sono usciti in massa dal partito di Berlusconi per fondare il gruppo degli Indipendenti, qualche consigliere è confluito nel Gruppo Misto, mentre l’Udc è passato in maggioranza

Cambiamenti nella geografia politica che impongono un rimpasto di giunta. «Non si tratta certo di un atto di sfiducia nei confronti del lavoro svolto dagli assessori - spiega il sindaco, Adriano Alessandrini -, ai quali esprimo tutto il mio apprezzamento per il lavoro svolto finora. È però necessario riorganizzare l’esecutivo cittadino in modo che lo stesso possa essere sia rappresentativo della maggioranza consiliare, sia pienamente operativo per ridare slancio all’azione amministrativa, ultimando così quanto previsto dalle linee programmatiche». L’ipotesi che sta circolando da mesi tra i corridoi del palazzo municipale è quella di un taglio drastico alla rappresentanza della Lega Nord, che potrebbe perdere una delle due poltrone detenute finora.

Una tesi che aveva confermato anche l’ex assessore Maria Assunta Ronchi, che all’indomani delle sue dimissioni aveva dichiarato: «La nostra proposta è di rivedere le cariche in giunta in modo più equilibrato, con due assessori al gruppo degli Indipendenti, uno al Pdl e solo uno alla Lega». Una posizione sostenuta anche dai consiglieri comunali Indipendenti. «Chiediamo una giunta snella ed equilibrata - dicono i consiglieri -, composta da quattro assessori oltre al sindaco. Questo ulteriore sacrificio, che da parte nostra comporta la rinuncia complessivamente di tre assessori su cinque, porterà nelle casse comunali un risparmio di ulteriori centomila euro annui che vogliamo vadano a incrementare il fondo messo a disposizione per le imprese che assumano cittadini di Segrate».

Questa sera è previsto un tavolo di concertazione politica tra le forze della maggioranza, l’obiettivo è trovare la quadra sul futuro del governo cittadino. Sono sei i simboli chiamati a raccolta dal sindaco: Indipendenti, Pdl, Lega Nord, Gruppo Misto, Scelta civica di Monti e Udc, ultima new entry della maggioranza. Dal tavolo dovrebbero uscire le prime indicazioni sul rimpasto della Giunta Alessandrini.

patrizia.tossi@ilgiorno.net