di Monica Autunno

Gorgonzola, 29 maggio 2013 - Angelo Stucchi 32,9%, Walter Baldi 20,59. Ora palla al centro in vista del ballottaggio: per alleanze sottobanco e apparentamenti formali (se vi saranno) il tempo è poco e le circostanze sono difficili. Le dichiarazioni dei due sfidanti del secondo turno sono quelle di circostanza: «Un primo passo è stato fatto ora serve l’ultimo sforzo - dice Angelo Stucchi, candidato del centrosinistra in testa alla classifica -: insieme abbiamo inaugurato una nuova stagione per la politica, rimuovendo incrostazioni per unire culture e forze riformiste della nostra città, armonizzando parzialità e protagonismi per dar vita a una forza plurale capace di rispondere alla attese dei cittadini. Che hanno riconosciuto questo nostro impegno e ci hanno premiati». E adesso? «È necessario confermare questo voto al ballottaggio, incrementandolo anche con il voto di chi ha scelto uno dei candidati esclusi, ma desidera sostenere questo processo di cambiamento».

Degli abboccamenti del dopo voto, certo in corso, è prematuro parlare. «Ieri sera (lunedì, ndr) una birra, ora ci confronteremo per tentare una risalita al secondo turno, pure obiettivamente difficile: il distacco è tanto», dice realisticamente Baldi. Ma l’aver agguantato il ballottaggio è, per il sindaco uscente, un successo anche personale, considerate le divisioni nel centrodestra. Si dice «comunque molto contento» l’ex vice di Baldi, Matteo Pedercini, con le sue liste al 14%. Vi sarà tentativo di ricucitura fra ex alleati? «Non ci sono vere ruggini e niente osta al dialogo: ma parliamoci chiaro, Baldi sa che gli occorrono grandi numeri».

A sinistra è stato 14,3% per Ilaria Scaccabarozzi, ma la sua lista, Insieme per Gorgonzola, agguanta il titolo di secondo partito a Gorgonzola, dietro il Pd. «Non mi pare sia poco - dice lei - : certo, correvamo per vincere e non per il terzo posto. Ma ci siamo». Una battuta del Movimento Cinque Stelle, risultato sotto le aspettative: «Non poi così male - dice il portavoce Giuliano Benaglio - se si pensa alla frammentazione che c’era».

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