Trezzo sull'Adda, 18 luglio 2012 - Giunta di soli uomini e rispetto delle quote rosa, minoranza all’attacco in Consiglio comunale: «Donne in Giunta, finalmente si decida». Il sindaco: «Guardiamo alle persone, non al sesso: le donne non sono razza in via d’estinzione».

Il retroscena della querelle, relativa alla mancata sostituzione dell’assessore ai Servizi sociali Alessandra Sala (unica donna della compagine di centrodestra all’esordio), dimissionaria da oltre un anno, è anche politico: l’assessore fuoruscito è infatti del Pdl, le sue deleghe sono a tuttoggi nelle mani del sindaco Danilo Villa, della Lega Nord. 

Risalgono al marzo 2011 le dimissioni di Sala, per motivi personali ufficialmente, anche se si vociferò di dissenso dell’avvocato rispetto ad alcune scelte della maggioranza. Il sindaco Villa allora avocò a sé le deleghe, e non ha mai provveduto alla sostituzione, aprendo fronti di malumore.

L’altro pomeriggio in Consiglio comunale una prima bordata, firmata da Carlo Sironi e Riccardo Colombo della lista civica Più Trezzo: «La Giunta è costituita di soli maschi dalle dimissioni dell’assessore Sala. Chiediamo quali siano le azioni che si intende compiere, considerate le direttive nazionali e locali sulle pari opportunità, considerato il contenuto dello Statuto comunale e considerato che la recente legge 120 del 2011 impone alle società quotate una percentuale minima di donne nei cda e nei collegi sindacali, rendendo conseguente, per coerenza, un adeguamento a tale disposto da parte della politica».

Agli interpellanti la sola risposta del sindaco: «Ragioniamo di persone e capacità, non di sesso o quote. La scelta di mantenere le deleghe ha avuto varie motivazioni, fra le altre quella del risparmio. Per ora è così, non è detto che la situazione non evolva in futuro».

Non una parola da parte della maggioranza, sebbene sia noto il malumore in casa Pdl per la mancata riassegnazione delle deleghe della Sala. Non lo nasconde il vicesindaco Massimo Colombo: «È una situazione che va risolta, e il sindaco lo sa».

monica.autunno@ilgiorno.net