Giovedì 25 Aprile 2024

Da Pioltello al cinema: parla Enea, il "cattivo" de Il ragazzo Invisibile

Il giovane pioltellese gioca il ruolo del piccolo despota nella pellicola di Gabriele Salvatores: "Bello fare il bullo, ma solo nei film" di Luciana Grosso

Enea Barozzi è Brando uno dei bulli del film «Il Ragazzo Invisibile»  di Salvatores

Enea Barozzi è Brando uno dei bulli del film «Il Ragazzo Invisibile» di Salvatores

Pioltello, 19 dicembre 2014 - Dall'anonimato al grande schermo ed è subito fama. il sogno di tanti si è realizzato quasi d’incanto per Enea Barozzi, 14 anni, prima liceo scientifico al Machiavelli di Pioltello e casa a Limito da sempre. Un ragazzo come tutti gli altri, non fosse che per un dettaglio: il suo volto, da ieri, è sugli schermi di tutti i cinema, tra i protagonisti del film “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores. A lui è toccata la parte di Brando, il bullo che vessa il protagonista Michele, fino a costringerlo a ricorrere a usare il suo ‘superpotere’, l’invisibilità. «In realtà - racconta - avevo fatto tre provini, tutti e tre per il ruolo di Michele, poi alla fine gli sceneggiatori hanno scelto Ludovico, l’altro ragazzo arrivato in fondo alle selezioni insieme a me. Non nascondo che lì per lì ci sono rimasto un po’ male, comunque poi alla fine è andata benissimo anche così».IN SCENA Enea Barozzi è Brando uno dei bulli del film «Il Ragazzo Invisibile» di SalvatoresCiuni 2014 ONLY FOR ITALY NELLA FOTO, THIS PHOTOGRAPH : POSTER DEL FILM -IL RAGAZZO INVISIBILE- PHOTOCALL DEL FILM -IL RAGAZZO INVISIBILE- REGISTA GABRIELE SALVATORES , PROTAGONISTI ATTORI FABRIZIO BENTIVOGLIO E GABRIELE GIRARDELLO DATE, DATA: 2 DICEMBRE 2014 PLACE, LOCATION : MILANO - TERRAZZA MARTINI poster film il ragazzo invisibile 20144581

Che tipo è il tuo personaggio? È un ‘cattivo’? «Non so se sia giusto definirlo così. Certo è un ragazzo difficile: è molto borghese, sempre sotto pressione, porta sulle spalle il peso di mille aspettative a cui deve rispondere. Vive solo con il padre, o almeno così si vede nel film, che è esigentissimo nei suoi confronti e in questo modo trasforma, a sua volta, Brando in un piccolo despota, esigentissimo con gli altri. Oltre a questo poi la caratteristica principale di Brando è di essere molto umorale, e di cambiare stato d’animo e personalità con niente, nel giro di una manciata di secondi».

Come è stato girare il film? «Divertente, anche perché per fortuna i protagonisti erano quasi tutti ragazzi della mia età e quindi sul set l’atmosfera era molto allegra, piena di scherzi e di stupidaggini tra adolescenti. Ce la siamo proprio spassata».

Questa però non è la tua prima esperienza, no? «No, fin da bambino ho girato in spot e pubblicità varie, e poi ho preso parte a una puntata della fiction ‘Piloti’ con Max Tortora e Enrico Bertolino. L’idea, se ci riuscirò, è di continuare anche da grande a recitare e a fare cinema».

La tua carriera di attore ti ha creato problemi a scuola? «I professori mi sono venuti incontro, nel senso che mi hanno concesso di fare lunghe assenze senza perdere troppo del programma scolastico. Poi il resto spetta a me. Per girare ‘Il ragazzo invisibile’ ho frequentato a settimane alterne per tre mesi perdendo molte ore di lezione, ma poi sono uscito comunque con il nove, dalle medie».

E i tuoi compagni cosa dicono? «Dipende: a volte usano il mio lavoro per prendermi un po’ in giro, ma bonariamente, altre per attirare l’attenzione e ‘fare i fenomeni’ andando in giro a dirlo a tutti, come se io fossi un divo vero. Anche mia nonna va in giro a dire a tutti che io faccio i film e io vorrei sprofondare per l’imbarazzo.

Conoscevi i film di Salvatores, prima di girarne uno? «Ammetto di no. Quando ho iniziato a fare i provini mi sono un po’ documentato, per non fare la figura dello sprovveduto, ma niente, non li avevo mai nemmeno sentiti nominare».