Omicidio di Rimini, la fuga dei presunti killer finisce a Gorgonzola

La ricostruzione di una notte di paura fuori dal ristorante

Omicidio di Rimini

Omicidio di Rimini

Rimini, 26 maggio 2016 - I presunti autori dell’omicidio di ieri sera a Rivabella, sono stati fermati nelle prime ore di stamattina a Gorgonzola dagli uomini della Squadra mobile di Milano, coordinati dal dirigente Lorenzo Bucossi.

Secondo una prima ricostruzione, i tre, un imprenditore edile di 60 anni e i suoi due figli di 25 e 26 anni, tutti albanesi regolari in Italia e incensurati, sono partiti ieri pomeriggio in macchina a Gorgonzola per andare a riprendersi la moglie del secondogenito, pure lei albanese di vent’anni, che in mattinata era andata via di casa con i parenti; pare che tra marito e moglie le cose non andassero bene e che la donna avesse deciso di lasciarlo.

Fatto sta che i tre, arrivati a Rivabella, hanno parcheggiato nelle vicinanze del ristorante gestito dal fratello della ventenne e lì hanno atteso che uscisse. Nel frattempo, è arrivato pure lo zio del ragazzo nel locale. Ed è proprio lui la vittima, Petrit Nikolli di 40 anni, ferito mortalmente con un colpo di pistola alla schiena esploso da una semiautomatica (che non è stata ancora ritrovata) al termine del litigio in strada. I tre sono subito ripartiti per Gorgonzola, ma poco dopo il loro ritorno a casa sono stati fermati dai poliziotti della Mobile con l’accusa di omicidio in concorso.

La confessione