Mele alla Biancaneve addio, a Carugate regnano le mense biologiche

Il centro di cottura di Carugate produce 1.100 pasti giornalieri. La Giunta guidata dal sindaco Gravina ha deciso di partecipare alla gara nazionale dei Comuni virtuosi di Simona Ballatore

Una mensa scolastica (Newpress)

Una mensa scolastica (Newpress)

Carugate, 23 agosto 2014 - Mense bio ed ecologiche, Carugate fa scuola. Forte del suo centro di cottura - che produce 1.100 pasti medi giornalieri - la Giunta guidata dal sindaco Umberto Gravina ha deciso di partecipare alla gara nazionale dei Comuni virtuosi nella categoria «Impronta ecologica della macchina comunale con la mensa biologica e l’efficienza energetica».

«Siamo stati fra i primi a introdurre il biologico nelle mense, parliamo di sei-sette anni fa, rendendolo obbligatorio nella gara d’appalto - spiega Gravina -. Tutto è certificato e abbiamo un alimentarista che controlla il rispetto delle condizioni previste nell’appalto. Abbiamo già ricevuto premi, anche dall’Asl Milano 2, per la qualità». Fondamentale è il coinvolgimento dei produttori locali, per avere sulla tavola delle mense scolastiche cibi veramente «a chilometro zero». Vengono dal territorio, infatti, insalata, carote, patate, pomodori, aromi, verdure da cotto, pane, mozzarella; e ancora, primo sale, caciotta, stracchino, tortelli, ravioli, pasta secca, latte yogurt, budini, carne suina e bovina e prosciutto cotto. Si rispetta la stagionalità e, per i prodotti ittici, la ditta che si è aggiudicata il servizio - Sodexo Italia - ha stretto un accordo con il Wwf per escludere i pesci ad alto rischio estinzione. 

In tavola sono previste esclusivamente derrate provenienti da agricoltura biologica. Deroga solo in caso di motivata e dimostrata non reperibilità, altrimenti penali. «Certo, all’inizio non sono mancate delle resistenze - ricorda il sindaco -. Sia da parte degli operatori, per i costi più elevati, che da parte dei bambini che erano abituati a mangiare le “mele alla Biancaneve”, con le bucce perfette. Ma è una questione di abitudine, e infatti i bimbi che non apprezzano il cibo oggi sono davvero pochissimi». Le eccedenze, comunque, non finiscono in pattumiera: il cibo avanzato viene dato alla Caritas per le persone disagiate. Anche dal punto di vista dell’impatto ambientale e del risparmio energetico, Carugate continua a fare passi avanti.  «A settembre avremo altre due inaugurazioni - spiega il primo cittadino -. Nel refettorio della scuola di via Ginestrino, alimentato con impianto fotovoltaico, abbiamo sistemato il pavimento e cambiato gli infissi per disperdere meno il calore. Oltre a un cambio cromatico per migliorare l’ambiente e instillare il buon umore». Qui è stato creato anche un pozzo di luce naturale nel soffitto per sfruttare i raggi del sole riducendo l’illuminazione artificiale. «La seconda inaugurazione sarà nella scuola dell’infanzia Clemente Alberti - continua il sindaco -. Sta per essere ultimato l’impianto solare termico a caldaia istantanea». Anche le attrezzature - dai contenitori termici alle lavastoviglie - sono ecologiche.