Melzo, il sindaco Bruschi sfiduciato si dimette: "Non si può lavorare sotto ricatto"

Le dimissioni sono arrivate dopo una riunione di maggioranza (qui il comunicato di sfiducia) andata avanti fino a notte fonda. Ma il primo cittadino non ci sta: "Obbligato a dimettermi. La sfiducia? Mi hanno solo anticipato..."

Il sindaco dimissionario Antonio Bruschi

Il sindaco dimissionario Antonio Bruschi

Melzo (Milano), 12 maggio 2016 - «Un’amministrazione non può lavorare sotto perenne ricatto, le dimissioni sono una presa d’atto obbligatoria». E' lapidario e amaraggiato il sindaco Antonio Bruschi (Pd) nel commentare, a caldo, le sue dimissioni (qui la dichiarazione integrale), protocollate questa mattina dopo un’ultima infuocata riunione di magioranza andata avanti fino a notte fonda. 

La drastica decisione arriva al culmine di un lungo periodo caratterizzato da fortissime tensioni interne, inerenti questione policitiche e amministrative. Solo tre settimane fa, il voto contrario di tre consiglieri di maggioranza aveva comportato la bocciatura in consiglio del bilancio di previsione 2016. 

Infine, ieri sera le tre forze politiche che sostengono la maggioranza di centrosinistra hanno formalizzato la richiesta di dimissioni del primo cittadino arrivate poi nella prima mattinata di oggi. Bruschi si è limitato a confermare la decisione e ha annunciato che affiderà le sue considerazioni a un comunicato stampa che verrà diffuso in giornata.