Melzo, il commissario erediterà i cantieri

Molti i progetti che sono già stati approvati o sono alle porte. Elementare ed ex asilo ai primi posti

L’area ex Galbani doveva essere messa in sicurezza

L’area ex Galbani doveva essere messa in sicurezza

Melzo (Milano), 15 maggio 2016  – La spinosa questione dei progetti scolastici, il mai partito recupero della Cascina Trivulzia, i rapporti con Teem, i progetti per la realizzazione delle piste ciclabili, il completamento dell’area stazione, il futuro non ancora scritto dell’ex area Galbani, ancora macerie e degrado: il conto alla rovescia è partito, e tutto, nel giro di un paio di settimane, passerà nelle mani del commissario prefettizio, il primo nella storia del Borgo Trivulzio.

Roccaforte storica della sinistra, prima amministrazione italiana ad avere Democrazia Proletaria in Giunta (la Giunta cubana che ebbe gli onori delle cronache negli anni Novanta), qualche ribaltone, poi il successo delle liste civiche con Sabbioni e Perego, infine il ritorno del Partito Democratico ai posti di comando, una storia legata alla via amministrativa senza scossoni, Melzo non ha mai fatto registrare interruzioni anticipate di mandato.

Lo spettro del commissario e di una paralisi politica non ha arrestato gli eventi: meno tre voti in maggioranza, crisi inevitabile, infine le dimissioni del sindaco sfiduciato. Che città lascia l’ex primo cittadino Antonio Bruschi? Il commissario che verrà erediterà i cantieri: le scuole innanzitutto, nuova elementare in viale Gavazzi ed ex asilo Umberto 1, progetti già approvati e cantieri che sono già alle porte. La rivoluzione scolastica cui la giunta comunale lavorava con l’ausilio del Politecnico si ferma qui. Poi ci sono i lavori in quota Teem in corso e un paio di convenzioni ancora non firmate per le compensazioni: una di queste riguarda la pista ciclabile per Gorgonzola. C’è l’area stazione ferma sul versante privato. C’è l’accordo di programma del Quadruplicamento ferroviario in scadenza: solo l’altra mattina, un incontro in Regione era stato dedicato alla possibilità di portare a casa le ultime e mai erogate compensazioni per i frontalieri.

E ci sono le macroquestioni. Cascina Trivulzia, in attesa di recupero. L’ospedale, teatro di cantieri da sei anni, pronto al battesimo di una nuova ala. E l’area  exGalbani, ricettacolo di macerie, amianto e degrado: l’amministrazione comunale aveva garantito un piano di messa in sicurezza, mai arrivato in porto. Al commissario passerà un bilancio di previsione approvato in zona Cesarini e già sotto la mannaia della crisi politica. Sarà un commissariamento lungo: un anno tondo. Scientifico, dicono gli analisti della politica locale: "Alla sinistra locale, disintegrata da questo biennio assurdo, occorre il tempo di riorganizzarsi".