Da Liscate a Truccazzano, otto Comuni uniti per il Welfare

Sos case ed emergenza lavoro in cima alla lista degli impegni

Il rilancio del lavoro è una delle priorità

Il rilancio del lavoro è una delle priorità

Liscate (Milano), 23 maggio 2015 - In primo piano emergenza lavoro e problema abitativo, otto Comuni uniti per dare risposta alle nuove esigenze delle famiglie. Un documento d’intenti per il prossimo triennio dal Piano di zona del distretto 5 della Martesana, "ora più che mai lavoriamo per il Welfare della collaborazione". Nella stesura dei progetti da attivare per i prossimi anni, in un contesto economico e sociale molto critico, un punto imprescindibile di partenza: "La Regione Lombardia - spiega Lorenzo Fucci, assessore alle Politiche sociali del Comune di Liscate e della Presidenza del distretto - ha quantificato in una percentuale del 3% i servizi di ambito sociale che il nostro distretto offre in maniera, diciamo 'consorziata'. Una percentuale molto bassa, che dobbiamo e vogliamo rilanciare: è evidente peraltro che solo così, nel prossimo futuro, riusciremo a dare qualche risposta alle esigenze dei cittadini di un ampio bacino".

 

Il Distretto 5 che ha Melzo come capofila, comprende 8 Comuni, Cassano d’Adda, Inzago, Liscate, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano, Vignate e appunto Melzo: un bacino enorme, interessato in questi ultimi anni dalla serrata di molte aziende e dall’aumento delle famiglie sulla nuova soglia di povertà. "Le nuove linee di indirizzo operativo ci consentiranno di accedere a nuovi possibili finanziamenti, e di attivare progetti diretti ai singoli e alle famiglie. Qualche cosa abbiamo già fatto, con Afol e Comune di Cassina, per la ricollocazione di lavoratori di grandi aziende in crisi, come Nokia e, per quello che ci riguarda, CiCrespi". In una lunga nota il succo della progettualità: "Il concetto guida è la convinzione che la collaborazione sia non solo una necessità data dalle poche risorse, ma un investimento culturale. C’è stato un lungo lavoro preparatorio nel quale abbiamo coinvolto vari attori locali, confrontandoci su tutte le tematiche di interesse, e solo dopo si è passati a definire la programmazione del prossimo triennio". In primo piano l’aiuto alle famiglie: "Varie esperienze già in atto dovranno essere in grado di intercettare e offrire occasioni anche a persone in difficoltà economica senza trasformarle in 'assistiti'; pensiamo a collaborazioni con le reti commerciali di distribuzione, per la fornitura di generi di prima necessità, e ad accordi con gli enti caritativi".

La casa: "Occorre istituire collaborazione e raccordo fra realtà diverse per attivare e sviluppare una rete territoriale di alloggi destinati ad housing sociale e per agevolare la ricerca di un alloggio a prezzi calmierati o controllati per nuclei familiari con reddito basso e precario. Magari sperimentando forme di garanzia per i piccoli proprietari perché siano incentivati ad affittare i propri appartamenti a basso costo".