Gorgonzola col naso all'insù: le otto campane scendono a terra

Restauro nella parrocchia dei santi Protaso e Gervaso

Alla scenografica azione hanno assistito tanti fedeli e curiosi

Alla scenografica azione hanno assistito tanti fedeli e curiosi

Gorgonzola (Milano), 28 agosto 2015 - Tacciono le storiche campane della chiesa parrocchiale dei Santi Protaso e Gervaso. Taceranno sino, si pensa, alla fiera di Santa Caterina di novembre, quando i rintocchi annunceranno la fine dei lavori in corso sul campanile e il concerto campanario, oggetto, da ieri, di un colossale e indifferibile momento di restauro.

Decine e decine di gorgonzolesi con il naso all’insù hanno assistito, per tutto il giorno, allo scenografico intervento con la gru dell’azienda specializzata bresciana (Rubagotti Campane srl) che ha smontato le otto campane e le ha caricate su mezzi specializzati all’indirizzo dei capannoni di restauro. Nei prossimi mesi, anche la sommità del campanile sarà oggetto di un delicato lavoro di restauro conservativo, che eliminerà crepe ma anche muffe e macchie donate dal tempo.

Un'opera grandiosa, da tempo in progetto. Occorre un po’ di cronistoria, partendo dalle foto scattate, nei mesi scorsi, alla sommità del campanile, che hanno attestato la situazione critica. «Gli ultimi interventi sul campanile – spiegano in parrocchia i collaboratori di don Ambrogio Villa – hanno consentito di rilevare che l’impalcato che reggeva le otto campane si era disassato. Un problema forse conseguenza di un ‘difetto di fabbrica’, che ha fatto sì che il ‘castello’ delle campane sia incassato in sostanza nei pilastri del campanile».

Il risultato? «Una campana si è mossa, e di fatto ad ogni rintocco andava a incunearsi maggiormente nella parete. Una situazione su cui era assolutamente indispensabile intervenire».

Eccoci qua, dunque. Il progetto di intervento, poi le gare per affidare i tre tronconi distinti di opere: restauro delle campane, da sistemare anche come intonazione, restauro conservativo sulla struttura alla sommità del campanile, ponteggi e misure di sicurezza: 230mila euro circa l’importo di tutto l’intervento, finanziati dalla parrocchia grazie anche a una fideiussione della Curia. Ieri il primo colossale intervento: ‘smuramento’ e smontaggio del castello, rimozione delle otto campane. All’opera autogru con autotreno.

Nei prossimi giorni, al via i restauratori della Cooperativa per il Restauro di Milano. Il progetto che ha avuto tutti i placet della Sovrintendenza prevede la pulitura, opere di stuccatura, interventi di conservazione che garantiranno all’amatissimo monumento gorgonzolese lunga vita. «Per il riposizionamento delle campane occorrerà tempo, ad opere fatte bisognerà far asciugare le malte e così via>.

L’auspicio è di finire tutto per novembre, e salutare con rintocchi rinnovati la Fiera di Santa Caterina. All’intervento hanno assistito il parroco, tanti fedeli, cittadini e curiosi. Dal Comune anche il sindaco Angelo Stucchi: «Lavori importantissimi per la nostra città, aspettiamo con impazienza di sentir tornare a suonare le campane».