Melzo, 18 gennaio 2011 - Il 2011 è l’anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Mentre alcuni Comuni si stanno ancora organizzando per festeggiare adeguatamente la ricorrenza e in altri già infuria la polemica (alla faccia dell’unità), a Melzo è previsto il primo appuntamento celebrativo. Sabato 22 gennaio, alle 17 verrà inaugurata all’interno del Cinema Arcadia, la mostra “Fare la spesa 1861-2011”. Del resto, quale gesto quotidiano può rappresentare meglio l’evoluzione italiana pur nella continuità come quello che non tramonta mai, ovvero il gesto del mangiare e quindi del fare la spesa?


Ecco dunque l’idea, un’esposizione di carte illustrate della collezione Rapisarda, dedicate al tema del fare la spesa. Le 122 carte presentate (cartoline, etichette, figurine, locandine, pieghevoli, ma anche periodici e libri) raccontano un gesto di tutti i giorni, essenziale nella vita di ogni famiglia. Dietro l’apparente minimalismo del tema scorrono 150 anni di profonde trasformazioni economiche, sociali, commerciali, di costume, culturali.

La mostra, curata dal libraio antiquario milanese Andrea Tomasetig insieme a Michele Rapisarda, è realizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Melzo e dal Sistema Bibliotecario Milano Est, con il sostegno di UniCredit e UniCredit Leasing. L’esposizione inizia con documenti relativi alle tante monete esistenti negli stati preunitari e si conclude con la pubblicità di un centro commerciale che evidenzia un carrello della spesa contenente un gigantesco euro annunciatore di occasioni a basso prezzo. Nel mezzo si snodano i capitoli di una vicenda affascinante ancora da ricostruire fino in fondo: mercati ed esposizioni tra fine Ottocento e primo Novecento (chi ricorda più le precorritrici “regine del mercato”?), l’avvento degli alimenti confezionati e dello scatolame (a cui si contrappongono a lungo i prodotti venduti sfusi), lo sviluppo delle moderne tecniche di vendita con la pubblicità e il prodotto di marca, la stagione eroica delle figurine, dei concorsi e dei premi (mai venuta meno), l’emergere della “donna moderna” che con i vari elettrodomestici a disposizione (primo tra tutti il frigorifero) si emancipa dalle fatiche domestiche, fino alla nascita quasi contemporanea negli anni Cinquanta della televisione e del supermercato.

L’esposizione resterà aperta fino al 27 febbraio (Orari di apertura: da lunedì a venerdì ore 17.00 – 23.00; sabato e domenica ore 14.00 – 23.00).