Vimodrone, operazione aule sicure nelle scuole

Dopo i crolli di calcinacci alla materna di via Petrarca è scattato il piano di restyling delle scuole. Il sindaco ai ragazzi: "Abbiate pazienza"

La struttura scolastica di via Petrarca

La struttura scolastica di via Petrarca

Vimodrone (Milano), 3 novembre 2016 - Prima il crollo di un pezzo di controsoffitto alla materna di via Petrarca, ora i lavori di ristrutturazione. Le scuole di Vimodrone si rimettono in sesto dopo il ferimento di un piccolo, colpito da un calcinaccio, a un passo dalla pausa estiva. Niente di grave per fortuna, il bimbo se la cavò con un passaggio al pronto soccorso, ma lo choc ci fu, eccome. I disagi di oggi - diciassette classi (11 elementari e 6 medie) traslocate dal plesso di via Battisti alle medie di via Fiume per far posto ai cantieri - sembrano poca cosa rispetto alla sicurezza dei ragazzi. I lavori dureranno fino all’11 novembre, un intervento rapido, partito qualche giorno fa, per scongiurare il rischio di altri incidenti e adeguare le strutture alle più recenti normative anti-sismiche.

Il sindaco Antonio Brescianini ha fatto visita agli istituti, a studenti e insegnanti ha chiesto «pazienza», dopo averli ringraziati per lo spirito «con il quale è stato affrontato il trasferimento». Le opere sono frutto di un check-up finanziato dal ministero dell’Istruzione, l’operazione «classi sicure» è il pezzo forte di un corposo piano di manutenzione comunale, reclamato dalle famiglie che da tempo si lamentano dello stato in cui versano edifici scolastici e giardini. In sottofondo, la richiesta di «voler stare tranquilli, quando lasciano i figli in classe».

L’episodio di giugno ha finito per accelerare il restyling, tempi e modi erano stati illustrati ai genitori in un’assemblea pubblica convocata in fretta e furia dopo i calcinacci, causati, si chiarì allora, dalla difficoltà di far defluire l’acqua dalle grondaie dopo giorni di piogge battenti, che avevano finito per far cascare il pannello in cartongesso. Dalle parole, ai fatti: ora la ristrutturazione è in corso e i genitori tirano un sospiro di sollievo. Seicentomila euro è il tesoretto messo a disposizione dalla giunta per gli istituti minacciati dalle infiltrazioni.

Quasi un terzo - 180mila euro - finirà proprio alla materna dell’incidente. Altri 350mila servono per l’aggiornamento normativo e i restanti 100mila per la riqualificazione delle palestre di via Fiume e via Piave. I fondi si aggiungono agli 1,4 milioni investiti fra il 2015 e il 2016 per il piano diritto allo studio e i servizi educativi. Nel 2017 alla stessa voce ne arriveranno altri 700mila, con importanti novità, fra le quali i soldi per i «cervelloni». Un modo per sottolineare che «piccoli e strutture sono in cima alle priorità dell’amministrazione» a dispetto dell’accaduto. Un concetto che il primo cittadino ribadisce ogni volta che può.