Elezioni comunali a Vimodrone, le voci della città al ballottaggio

Tante aziende, poche librerie e la paura di diventare un dormitorio

Don Claudio Burgio

Don Claudio Burgio

Vimodrone (Milano), 22 giugno 2017 - Ci sono un migliaio di aziende, con quasi 7mila occupati e una sola libreria per bambini, in centro. In venti minuti si arriva in piazza Duomo, ma se si gira lo sguardo spuntano le campagne. Vimodrone è ancora alla ricerca di un’identità, divisa a metà, fra la vocazione metropolitana, frutto della Milano policentrica e la paura di perdere quei legami che fanno di una comunità, una comunità. Nella corsa per la scelta del nuovo sindaco - in lizza ci sono Dario Veneroni (Pd-Vimodrone Sei tu-Il Ponte, 34,63%) e Ilaria Chiaranada (Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia 18,96%) - il timore di diventare un quartiere-dormitorio, una fila di palazzi e villette senz’anima, è palpabile.

«Per scongiurare questi mali serve integrazione», dice don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria e direttore della comunità cittadina Kairos per ragazzi in difficoltà. Non solo verso gli stranieri, che «esistono e non si possono certo ignorare, ma anche a livello sociale». Per il sacerdote, «la nuova amministrazione dovrà potenziare la rete pubblico-privata che ha già mosso qualche passo nella direzione giusta, ma che va consolidata». Sulla stessa lunghezza d’onda la Golgi-Redaelli, la casa di riposo, prima impresa della città, con i suoi 600 dipendenti. «Siamo pronti a mettere a disposizione del Comune le nostre strutture, palestre e parco e ad aprire al territorio sui grandi programmi di prevenzione che sono il futuro della sanità.

Penso a Educare, il progetto che ci vede impegnati nell’applicare la dieta mediterranea in corsia per rivoluzionare le abitudini dei pazienti», annuncia Nino Frustaglia, direttore dell’Istituto. Scende nel concreto Fabrizio Gironi, presidente dei commercianti, pronto a risedersi al tavolo con il nuovo primo cittadino: «Abbiamo bisogno di un piano di rilancio per evitare la moria dei 200 esercizi sopravvissuti sin qui (42 sono al centro commerciale). Proporremo alla giunta due momenti all’anno dedicati allo shopping,in occasione delle feste natalizie e a inizio estate». Ha già pronta una riorganizzazione dei plessi scolastici il preside Davide Gambero, deciso a dividere gli alunni per ordine e grado: infanzia, primaria e medie. «Una razionalizzazione da fare gradualmente», precisa il dirigente. «Servono anche ristrutturazioni di una certa importanza», ma su questo i candidati concordano: l’edilizia scolastica è in cima alla lista di entrambi.